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L’esecutivo Falcomatà, su proposta dell’assessore alla Polizia Municipale Nino Zimbalatti, ha licenziato il testo del regolamento che disciplina la video sorveglianza in ambito comunale. Come è noto l’amministrazione comunale ha avviato un programma di video sorveglianza mediante l’installazione di un impianto in ambito urbano gestito e utilizzato dal Corpo di Polizia Municipale finalizzato alla tutela della sicurezza urbana pur nel rispetto dei diritti di riservatezza e all’identità personale. Le finalità dell’impianto sono rivolte alla attivazione delle misure di prevenzione e tutela della sicurezza in ambito comunale, la ricostruzione delle dinamiche di atti vandalici e azioni di teppismo nei luoghi pubblici per permettere un pronto intervento della Polizia Municipale e delle Forze dell’Ordine a tutela del patrimonio pubblico.
Finalità non secondarie dell’impianto sono la vigilanza sul traffico nonché il contrasto sull’abbandono dei rifiuti di ogni genere lungo i margini delle strade, fuori dai cassonetti o dalle apposite isole ecologiche.
Il trattamento dei dati personali effettuato mediante l’uso dei sistemi di video sorveglianza non costituisce oggetto di legislazione specifica e si applicano le disposizioni generali del codice in tema di protezione dei dati personali
Tuttavia l’amministrazione ha ritenuto di doversi dotare di un regolamento secondo uno schema predisposto dall’Anci al fine di garantire elevati livelli di tutela dei diritti e delle libertà individuali fondamentali, considerato che la video sorveglianza è divenuta oggi uno strumento indispensabile di tutela per sicurezza pubblica ed il contrasto alla criminalità. La delibera di giunta ha approvato il testo del regolamento che adesso passerà al consiglio per completare il procedimento di approvazione.
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