Variante Roccella Jonica: incompiuta da 22 anni, 86 Mln di euro spesi e tutto tace

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Roccella Jonica, uno dei tanti paesi della costa jonica con le strade strette e dal traffico congestionato, il corso principale crea un imbuto che materialmente ne blocca la viabilità, l’aria irrespirabile per le polveri sottili, che  specialmente nei mesi estivi ”si taglia con il coltello”.

Nel lontano 1991 si è pensato, progettato e appaltato una variante di 8 km che tagliasse fuori il centro abitato, per un importo di 41 milioni di euro (80 miliardi delle vecchie care lire); i lavori sarebbero dovuti essere ultimati nel 1994 ma una perizia di variante sposta il completamento a novembre 1997 con un aggravio di spesa per un totale di 56 milioni di euro (totale – 110 vecchi miliardi).

Buona parte dei lavori sono stati portati a completamento ma, per una serie di intoppi  per anni tutto si fermò, poi un’altra ditta ebbe l’appalto ma con un ulteriore aggravio di 14 milioni e ancora per intoppi nelle gallerie, alle cifre precedenti se ne aggiunsero altri 16 milioni e il termine di consegna lavori a settembre 2007. Tutto questo sulla carta e con dati Anas, ma nulla di fatto. Totale al 2007 – 86 milioni di euro pari a circa 170 vecchi miliardi.

Aprile 2009, l’allora sindaco Zito, in vista delle imminenti elezioni comunali promosse un incontro con il capo dipartimento dell’Anas e i cittadini dichiarando il completamento dell’opera per fine anno o al massimo per primi mesi del 2010, il tutto si è dimostrato un’ulteriore presa in giro.  A ottobre del  2011,  sempre a Roccella, l’ex vice ministro Misiti in un pubblico dibattito, dichiara che i lavori sono stati sbloccati e appaltati per il completamento facendo anche il nome della ditta appaltatrice.

Siamo arrivati al 16 febbraio del 2013, ancora un incontro “pre elettorale”  all’ex convento dei Minimi di Roccella con l’amministrazione comunale al completo, con l’ex on. Aurelio Misiti, il direttore centrale dell’Anas per i rapporti istituzionali G. Scanni, il direttore centrale dell’Anas per le costruzioni A. Bajo, il capo del compartimento della viabilità dell’Anas per la Calabria V. Marzi ed il responsabile della ditta CCC srl di Bologna che sembrerebbe si sia aggiudicata i lavori,  dichiarando che in una o due settimane i lavori sarebbero partiti.  Dopo oltre 22 anni e 86 milioni di euro oltre al fiume di inchiostro consumato sulla vicenda ed alle promesse pre elettorali dell’ex deputato Aurelio Misiti e dell’ex senatore Sisinio Zito, il “mostro” giace come un grosso serpentone deturpando il paesaggio ma di lavori, ad oggi  Agosto 2013, neanche l’ombra.

Noi della Fiamma Tricolore-Destra Sociale stanchi di tutte queste prese in giro, pubblicamente denunciamo attraverso i media, l’enorme spreco di danaro pubblico a fronte di nulla, con la speranza che il neo Ministro ai Lavori Pubblici, forse non a conoscenza della cosa, possa porvi rimedio. Ho contattato “Striscia la Notizia” e “ Le Jene “ ma anche loro sembra che siano impotenti a tal riguardo.

                                                                            Claudio Belcastro

                                                                Coordinatore Alto Jonio Reggino

                                                             Fiamma Tricolore-Destra Sociale

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