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Per la Calabria un giusto riconoscimento che finalmente premia una terra del Meridione troppo spesso denigrata e sottovalutata. L’atteso riconoscimento dell’Unesco alla Varia di Palmi, ufficialmente proclamata patrimonio immateriale dell’umanità, è la vittoria della comunità calabrese, un attestato che premia l’impegno e la passione con la quale ogni anno la città di Palmi vive e partecipa a questa bellissima ed intensa manifestazione.
La Calabria ha avuto il suo primo riconoscimento nelle liste figurative del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco e questo deve essere da sprone a continuare quel percorso culturale che mette in luce non solo i beni di una regione del Sud ma la sua comunità che porta orgogliosamente una lunga e preziosa tradizione. E’ di certo un evento storico che contribuirà a far conoscere la festa a milioni di persone aprendo a nuove culture e perché no, a gemellaggi istituzionali.
La Calabria deve costruire il proprio futuro puntando proprio sulla difesa e la valorizzazione del suo immenso patrimonio di saperi e di identità. Il prossimo anno, come Componente del Consiglio d’Europa, andrò a Baku in Azerbaijan per far conoscere il vero volto della nostra Calabria. Un ringraziamento va fatto al sindaco e al vice sindaco di Palmi, Gianni Barone e Giuseppe Saletta, con i quali abbiamo intrapreso un percorso culturale per rilanciare il territorio, l’economia, le tradizioni di un popolo legato alla sua terra.
La Varia rappresenta l’espressione di una spiritualità antica e profonda, il simbolo nel quale l’intera comunità calabrese ritrova il senso di unione e appartenenza ma anche quel rapporto di solidarietà e condivisione di intenti tipica del Sud.
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