Valle del Marro, pene pesantissime per l’attentato a Libera

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Condanne pesantissime sono arrivate nei confronti di Saverio Mammoliti, del figlio e di altre persone in seguito alla causa mossa dalla cooperativa Libera nella Valle del Marro della piana di Gioia Tauro.

640 le piante d’ulivo nel gennaio 2012 all’interno di due differenti apprezzamenti di terreno in località Don Fedele di Oppido Mamertina, sulle proprietà confiscate alla ‘ndrangheta, dove venivano deturpate le piante d’ulivo. Inoltre, erano stati perpetrati furti e danneggiamenti alle attrezzature agricole.

Tuttavia, proprio la cooperativa di Libera non è stata riconosciuta l’estorsione ma solo il furto a causa di un aspetto tecnico legato ai tempi di attribuzione formale dei beni. Ventimila euro a testa andranno invece al comune di Oppido Mamertina, ai ministeri dell’Economia, della Coesione Sociale, dell’Ambiente e dell’Interno e all’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alle mafie che pure si erano costituiti parte civile.

LE PENE DA SCONTARE

    • 13 anni e 10 mesi a Saverio Mammoliti
    • 7 anni e 2 mesi a Antonino Mammoliti
    • 7 anni e 2 mesi a Danilo Carpinelli
    • 5 anni e 10 mesi a Francesco Frisina
    • 2 anni con la sospensione della pena per Caterina Anastasi.

Assolti, invece, Maria Cipri e Marcello Auddino.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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