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Il Ministro della Pubblica Istruzione prova a mettere i lavoratori l’uno contro l’altro. Questo il senso del provvedimento che mira a trasformare i docenti in esubero, in insegnanti di sostegno.
Come USB Scuola Calabria, riteniamo che sarebbe un grave errore cadere in questo ignobile gioco messo in campo.
Infatti con le varie riforme si è proceduto, a passo spedito, con il dimensionamento scolastico, si sono riempite le classi di alunni in un numero inverosimile, si sono chiuse le scuole, soprattutto quelle periferiche e montane, e poi, non sapendo cosa farne dei tanti docenti in esubero, ci si inventa soluzioni impossibili.
Questa della riconversione dei docenti non è e non può essere una soluzione e non soltanto perché tutto ciò si rivelerà una lotta fratricida e senza quartiere con quei tantissimi insegnanti, spesso precari, che già operano nel sostegno dopo aver fatto corsi di specializzazione della durata di 2 anni; ma anche perché questa trovata geniale non tiene in alcuna considerazione nemmeno gli stessi alunni disabili, visto che i docenti in esubero, accantonando l’esperienza maturata nelle proprie materie, dovranno sostenere un breve corso (per metà addirittura on-line) conseguendo così una “idoneità” che, senza alcuna reale preparazione, li metterà al confronto con una realtà difficilissima come quella del sostegno.
La USB Scuola Calabria, ritiene che debba essere trovata una soluzione strutturale nella scuola, che non metta fuori dal mondo del lavoro gli insegnanti dichiarati in esubero e che preservi la professionalità e la possibilità di lavoro degli insegnanti di sostegno, garantendo, così nel contempo, anche gli alunni portatori di handicap.
Pertanto, riteniamo si debba procedere a bloccare immediatamente le procedure di avvio dei corsi di riconversione ed aprire un tavolo di confronto.
Una cosa però è certa, noi non ci presteremo al gioco al massacro perpetrato ai danni della scuola e chiediamo che si salvaguardino da una parte i docenti, sia quelli di sostegno che quelli dichiarati in esubero, e dall’altra soprattutto si tutelino gli alunni disabili non privandoli delle professionalità necessarie per poter accedere al loro sacrosanto diritto allo studio.
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