Università Mediterranea, CdS presenta mozione su contribuzione studentesca

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Il Consiglio degli Studenti, VISTO lo “Schema di decreto legislativo recante disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei”, Atto del Governo n. 437, che prevede che l’indicatore per l’applicazione del limite massimo alle spese di personale delle università sia calcolato rapportando le spese di personale alla somma dei contributi statali e della contribuzione studentesca;
la sentenza del 16 novembre 2011, n. 2761 del Tar della Lombardia che ha affermato che “È vero che la Costituzione garantisce l’autonomia finanziaria e contabile degli atenei, ma con ciò non si può pretermettere la normativa statale dalla disciplina, che è certamente di spettanza, attinente al diritto allo studio, la quale ultima include l’onere economico che viene a gravare sullo studente.

È perciò di competenza dello Stato la fissazione di un tetto massimo alla contribuzione, nel rispetto del quale continua ad esercitarsi l’autonomia universitaria, tenuta a collocare il livello contributivo all’interno della forcella così indicata. Proprio la circostanza per cui l’art. 5 si limita a determinare la soglia non valicabile coniuga, in altre parole, l’autonomia finanziaria dell’Università con la prerogativa statale di assicurare l’esercizio effettivo del diritto allo studio.”

RITENENDO
che il limite imposto dall’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1997, n. 306, “Regolamento recante disciplina in materia di contributi universitari” corrisponda ad un principio di equilibrio, tra finanziamento pubblico e contribuzione privata, e di equità nell’individuazione della misura di quest’ultima quale partecipazione individuale ad una funzione di preminente interesse pubblico;

che la norma contenuta nell’Atto del Governo n.437 possa prefigurare un aumento della contribuzione studentesca e del peso di questa nel computo delle entrate complessive delle Università, per sopperire alla scarsità dei finanziamenti statali e consentire nuove assunzioni;

che il limite del 20% della contribuzione studentesca rispetto al FFO è stato abbondantemente superato, per almeno due anni accademici, con il fortissimo incremento previsto dal Manifesto degli Studi 2010-2011, poi confermato anche per l’anno successivo;
che lo sforamento del suddetto limite, facendo rientrare la “Mediterranea” tra le Università c.d.”fuorilegge”, sottopone la stessa al rischio di impugnative giurisdizionali con la concreta possibilità di soccombenza, alla luce della giurisprudenza dei T.A.R. che si sono già pronunciati su casi analoghi;

che le comprensibili esigenze di sopperire alla diminuzione delle risorse devolute agli atenei dal finanziamento pubblico non possono farsi unilateralmente ricadere sulla componente studentesca, doppiamente vittima per la riduzione dei servizi e delle attività e per l’aumento del loro costo;

che sia necessario un incremento del Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università;

INVITA
gli Organi di Governo dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria a non incrementare l’ammontare complessivo della contribuzione studentesca per l’anno accademico 2012-2013 rispetto al gettito totale dell’anno accademico 2011-2012 e ad impegnarsi a riportarla, in sede di approvazione del Manifesto degli Studi 2012-2013, nei limiti del 20% imposti dall’articolo 5 del DPR n.306 del 1997.

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Author: Cristina

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