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Riceviamo e pubblichiamo:
Venerdì 9 novembre è stata una giornata tutta… Ponte, il famoso Ponte di Messina che amiamo chiamare il Ponte Mediterraneo per gli obiettivi che esso si pone come cerniera tra l’Europa e quello che transita nel Mare Nostrum. Si, veramente è stata una giornata durante la quale abbiamo gustato… solo e soltanto Ponte. Lo abbiamo fatto a colazione, a pranzo e a cena, come del resto avevamo fatto nei giorni precedenti e come continueremo a fare in quelli che verranno.
Ma non lo abbiamo fatto perché non c’era nient’altro a cui dedicare il nostro tempo ma perché, profondamente convinti che il futuro del Paese e quello del Sud passa attraverso detta infrastruttura, vogliamo ‘spenderci’ per essa. La mattina, comunque, incontro con gli studenti del Liceo Scientifico ‘Leonardo da Vinci’ di Reggio Calabria, il pomeriggio Convegno degli Amministratori locali e la sera riunione al Kiwanis Peloro di Messina che per i calabresi presenti è stata una vera sorpresa.
Ma veniamo al diario della giornata. Innanzitutto è stato rivolto un ringraziamento alla Preside Giuseppina Princi per l’intelligente apertura ad un problema che appassiona il dibattito. La scelta di incontrare gli studenti, nata, comunque, nel Convegno del 19 ottobre quando a Reggio si sono ‘aggregati’ un nutrito gruppo di accademici, professionisti, amministratori e rappresentanti dell’Associazionismo pro Ponte, doveva, come deve, servire a colmare il ‘deficit d’informazione’ che sta alla base di assurde posizioni contro il Ponte.
Basta per tutto riferire due episodi con protagonisti uno studente ed un professore presente all’incontro. Il primo invitato a dire le ragioni del suo ‘No al Ponte’ ha farfugliato ‘perché è necessario che dal basso, forse… è opportuno che si affronti… certo è vero, ma … poi…’ senza praticamente dire niente; al professore che invece voleva sapere ‘se è giusto che da Reggio per salire sul Ponte bisogna andare a Gioia Tauro e tornare indietro’ (cosa inesistente perché risolta da tempo) e ‘dove verrà depositata la terra degli scavi’ (cosa risolta dalla Conferenza dei servizi del 27 settembre al Ministero). Sono stati due interventi che la dicono lunga sulla cattiva o mancata informazione. L’incontro comunque è stato un gran successo se non altro per l’attenzione alle slides di Enzo Siviero che ha provocato elementi di riflessione, e per le approfondite esposizioni dell’ing. Fiammenghi della Stretto di Messina, che non ha voluto perdere l’occasione del confronto con i giovani.
Il pomeriggio cambia lo scenario e, nel Palazzo della Provincia, con il tema ‘Ponte sullo Stretto: opportunità di sviluppo perla Nazione’ molti protagonisti della mattinata didattica si sono cimentati con gli amministratori dell’Area, di molti Comuni della Provincia, con Consiglieri Regionali e l’on. Nino Foti che assieme all’on.La Loggiaè stato protagonista di una dura conferenza stampa contro la scelte del Governo per lo stanziamento, poi rientrato, di 300 ml. per pagare la penale prevista dal contratto di appalto sottoscritto dal pool di imprese che deve costruire il manufatto.
Il Presidente della Provincia (Giuseppe Raffa), il Sindaco di Villa S. Giovanni (RoccoLa Valle), e l’on Foti hanno usato parole di fuoco contro i nemici della Calabria e del profondo Sud che con l’ipotesi della cancellazione del Ponte tentano di distruggere l’ultima speranza di un futuro diverso per le nostre terre e per l’intero Mezzogiorno che patiscono disoccupazione, mancato sviluppo e terribile isolamento dal resto del Paese. Il prof. Siviero ha affascinato l’uditorio per la chiara esposizione dei suoi cavalli di battaglia che fanno soprattutto perno sull’attenzione che il mondo scientifico internazionale dimostra per il progetto Ponte Mediterraneo.
L’ing. Siviero ne è convinto, l’abbandono del progetto crea danni inenarrabili all’immagine del Paese nel mondo sul terreno anche dell’affidabilità messa in forse da come i governi che si alternano alla guida del Paese mettono in discussione scelte già fatte e andate in appalto. Bisogna correggere questo ‘andazzo’ che rischia di far guardare l’Italia come ad un Paese ‘appestato’ dove è meglio non mettere piede. Non ci sono scuse, infatti, stante la reale possibilità di non gravare sui contribuenti italiani ma di ‘accendere’ mutui internazionali col sistema del project financing che, come si è risaputo nei giorni scorsi,la Cinaè disposta a concedere.
La sera, infine, al Kiwanis Peloro di Messina l’inaspettata sorpresa. Gli interventi di Siviero e dell’ing. Giovanni Mòllica hanno conquistato l’uditorio che ha sottolineato con fragorosi applausi le tesi esposte. Sorpresa? Certo, dicono i calabresi perché il vociare fragoroso dei soliti ‘No Ponte’ aveva creato l’immagine di una città ‘dominata’ dai detrattori dell’opera al contrario di Reggio dove l’influsso dei contrari è, in pratica, senza appeal e relegato alle testimonianze ideologiche di una sinistra senza bussola.
La determinazione dimostrata dai presenti, gli assensi agli interventi, gli scroscianti applausi e la dichiarata disponibilità ad azioni di lotta eclatanti fanno ben sperare sul futuro del Ponte. L’unità tra le due sponde, tra l’altro, diventa la chiave di volta per un’opera che non è di destra e nemmeno di sinistra, ma è semplicemente un tassello di un progetto di sviluppo di interesse europeo, nazionale e perché no?, anche meridionale e siculo-calabro.
Giovanni ALVARO e Cosimo INFERRERA
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