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Salvatore Fazio, giovane fisico calabrese di 34 anni, di Melito di Porto Salvo (RC), é entrato nella prestigiosa lista dei Top Italian Scientist stilata e costantemente aggiornata dalla VIA-Academy di Manchester, che raccoglie i nomi dei migliori ricercatori Italiani operanti sia in Italia che all’estero.
La classifica viene stilata calcolando il valore dell’indice H (indice di Hirsch) che é una misura della produzione scientifica di un ricercatore, cioè combina il numero di lavori pubblicati e le citazioni che ciascun lavoro colleziona. Per entrare in questa classifica bisogna possedere un indice H superiore a 30.
Salvatore Fazio ha un indice H pari a 36 si trova al 78-esimo posto. Un risultato prestigioso se si considera che il fisico calabrese é molto giovane e che per sua natura l’indice H cresce col tempo, per accumulo pubblicazioni e citazioni. Per un metro di paragone, il Nobel Carlo Rubbia si trova a quota 58 con indice-H= 56 mentre il Fisico siciliano Antonino Zichichi si trova a quota 52 con indice-H=62.
Il riconoscimento della Via –Academy non giunge isolato. Nel dicembre 2012, Fazio é stato doppiamente premiato al simposio dei giovani ricercatori del Brookhaven National Laboratory di New York ricevendo, unico fra gli intervenuti, contemporaneamente il premio per la migliore esposizione orale al congresso e per il miglior poster di risultati, scientifici.
Sempre nel 2012, il Dr. Fazio é nel pool di ricercatori autori del paper sulla scoperta del Bosone di Higgs al CERN di Ginevra, probabilmente il più importante risultato della fisica subnucleare degli ultimi decenni.
Nella sua ancor breve carriera, il fisico Salvatore Fazio, laureatosi e conseguito il Dottorato di Ricerca all’Università della Calabria (CS), nel gruppo del prof. Giancarlo Susinno, ha già partecipato a molti tra i più grandi progetti internazionali di fisica subnucleare. Ha infatti lavorato presso l’acceleratore HERA ai laboratori DESY di Amburgo (Germania) , nel’ambito dell’esperimento ZEUS; presso il Joint Institute for Nuclear Research di Dubna (Mosca, Russia); presso l’acceleratore LHC del laboratorio CERN di Ginevra (Svizzera) nell’ambito dell’esperimento ATLAS ed oggi lavora al Brookhaven National Laboratory (BNL), in una Task Force governativa (EIC Science Task Force).
Nel frattempo, il giovane Fazio sta già lavorando ad un altro progetto come lui stesso ci racconta: “Mi sto oggi occupando di un ampio progetto per una nuova macchina acceleratrice, un “super microscopio”, in grado di guardare a lunghezze pari a una frazione di femto-metro, 10^-15 m, e sarà in grado di osservare la struttura interna della materia nei suoi mattoni fondamentali, cioé da distribuzione dei quarks e dei gluoni, con altissima precisione e producendo immagini tridimensionali. Una macchina del genere potrebbe accrescere notevolmente la conoscenza che noi abbiamo della materia di cui tutti e tutto attorno a noi siamo costituiti”.
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