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«L’atto aziendale per la riorganizzazione della rete ospedaliera presentato dalla Direzione Generale dell’ASP n°5 di Reggio Calabria in data 20 Agosto 2011, oltre a non aver rispettato sindacalmente quanto disposto in materia delle norme vigenti relativamente ad appositi incontri di consultazione e/o di concertazione con le OOSS ha adottato dei tagli ingiustificati, che mortificano ulteriormente le genti dell’area grecanica».
La UIL FPL Provinciale ed Aziendale di MelitoPorto Salvo, attraverso Domenico Scambia,
segretario aziendale dell’ospedale “Tiberio Evoli”, e Nuccio Azzarà, segretario provinciale dell’ ASP n°5 si pongono molte domande in seguito alle decisioni portate avanti dal commissario straordinario Rosanna Squillacioti circa la riorganizzazione del nosocomio melitese.
«Questa organizzazione sindacale si chiede se il risanamento del debito sanitario è da attribuire all’area più depressa del paese. A tal proposito chiediamo al Direttore Generale perché l’ospedale di Melito, – chiosa la UIL FPL Provinciale ed Aziendale di MelitoPorto Salvo attraverso i suoi referenti – che aveva 23 unità operative, si ritrova oggi sull’orlo della chiusura, e ridotto a mera comparsa nel contesto sanitario calabrese?». Chiara la preoccupazione mossa da Scambia e Azzarà circa la fine dell’esistenza di molti reparti come «il pronto soccorso, l’anatomia patologica, la cardiologia, il centro trasfusionale, l’anestesia SAR, l’ecografia, la farmacia, l’oculistica, l’odontostomatologia, l’ORL, l’urologia, l’oncologia, la postazione del 118, l’allergologia e la dermatologia (servizio peraltro riconosciuto come uno dei 12 centri più importanti del meridione per diagnosi e cura della psoriasi); tutti servizi, vista anche l’orografia del territorio, che davano risposte terapeutiche e gran sollievo alle popolazioni dell’area?»
«Noi crediamo che l’intera area grecanica abbia diritto di avere un ospedale funzionale dotato di tutti i servizi e di una rete efficiente per l’assistenza sul territorio in atto molto carente. – continuano Scambia ed Azzarà – Chiediamo che l’atto aziendale venga rivisto e che l’ospedale di Melito Porto Salvo venga tenuto in debita considerazione, ripotenziando i servizi in atto e dotandolo dei presidi sanitari appropriati alle esigenze di salute dei cittadini dell’intera area grecanica».
Il monito avanzato dalla UIL FPL Provinciale ed Aziendale di MelitoPorto Salvo è diretto ed avverte che «in caso di mancato riscontro, ci riuniremo in assemblea dichirando lo stato di agitazione continuo e permanente».
Francesco Iriti
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