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Le pressioni dei Senatori stanno spingendo il Governo a presentarsi nuovamente a Bruxelles ed assumersi l’impegno di tentare un’ ulteriore verifica delle scelte attuate fino ad oggi.
Arriva intanto il primo segnale positivo dal Governo che inserisce l’emendamento presentato la scorsa settimana di cui l’On. Gasparri è il primo firmatario, nell’elenco delle questioni che verranno affrontate nella X Commissione Industria, Commercio e Turismo presieduta dal Senatore Cesare Cursi tra mercoledì e giovedì della prossima settimana.
Per queste ragioni a Roma il Presidente di FederBalneari Italia Papagni, a cui Assobalneari Calabria aderisce, sta lavorando al fine di ottenere il benestare della Commissione Europea sulla proposta del rinnovo fino al 2045 (ovvero per 30 anni), da recenti indiscrezioni risulta infatti che i Ministri Moavero Gnudi ripeteranno la prossima settimana l’incontro a Bruxelles per la verifica degli atti normativi.
Non è un ”premio” concesso ai balneari, il rinnovo delle concessioni per 30 anni rientra nel piano di rilancio del comparto turistico, che deve essere garantito da investimenti e certezza normativa, criteri fondamentali della proposta di FederBalneari Italia – Assobalneari Regionali
Il ragionamento su cui si basa tale iniziativa, oltre che far leva sul precedente spagnolo della Ley de Costas, rientra nel quadro nazionale di rilancio dell’intero comparto turistico; in questo modo la proposta avallata da FederBalneari/Assobalneari andrà a costituire un tassello fondamentale del Piano Nazionale di Sviluppo Strategico del Turismo che prevede internazionalizzazione delle imprese italiane, acquisizione di moderni asset ed apertura a nuovi mercati internazionali.
In sintesi l’intero comparto turistico dovrà accedere ai nuovi mercati esteri, la congiuntura economica e la recessione in Italia segnalano chiaramente che, per fare numeri e rilanciare l’economia, non si può puntare alle risorse interne del Belpaese.
Acquisire nuovi segmenti di mercato implicherà mettere le imprese, anche e soprattutto quelle balneari, nella condizione di poter investire e diversificare la propria offerta. Da tempo il comparto turistico balneare lamenta l’esigenza di cambiare servizi e modelli di business, denunciando l’inadeguatezza del rivolgersi solo ai mercati domestici.
Per queste ragioni, e non per un premio concesso ai balneari dal Governo, la proposta di FederBalneari Italia/Assobalneari dovrebbe trovare ascolto e collocazione nel nuovo scenario normativo.
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