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“Totale solidarietà e massima vicinanza al Procuratore Capo Giuseppe Pignatone, al vice procuratore Michele Prestipino ed a tutti i magistrati impegnati nella lotta contro la ‘ndrangheta”.
Si esprime così Michelangelo Tripodi, segretario regionale e responsabile mezzogiorno del PdCI, a seguito della lettera con minacce e contenente una pallottola indirizzata al Procuratore Pignatone.
Dopo le ripetute minacce dei giorni scorsi al Giudice Lombardo e quelle in passato al Giudice De Bernardo, impegnati in processi delicati contro le organizzazioni criminali più pericolose della città e della provincia di Reggio Calabria, oggi con le minacce al Procuratore Capo Giuseppe Pignatone si alza il tiro, si cerca di creare ancora più fibrillazione e tensione.
“E’ ormai chiaro che le cosche della ‘ndrangheta hanno alzato il tiro, sottolinea Tripodi: dopo i colpi inferti all’ala militare, ai sequestri di beni e l’arresto di capi ‘ndrangheta latitanti da tantissimi anni come Pasquale Condello e Giovanni Tegano, le cosche hanno capito che l’azione di coordinamento tra i vari magistrati e le forze investigative messa in atto dall’abnegazione e dall’impegno di uomo esperto come Pignatone rischia di infliggere seri colpi all’organizzazione ‘ndranghetistica. E per questo, che al contrario di altre volte dove hanno mantenuto un profilo più basso, hanno deciso di alzare il tiro. Di uscire allo scoperto”.
“Al Procuratore Capo Giuseppe Pignatone, dunque, la massima solidarietà e vicinanza certi che continuerà, conclude Tripodi, a svolgere con grande passione e impegno, come ha sempre fatto, il suo prezioso lavoro contro la ‘ndrangheta e le altre organizzazioni mafiose e criminali.
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