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Nella tarda seratadi ieri, nei comuni di Seminara, San Ferdinando e Reggio Calabria, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno tratto in arresto un uomo di 33 anni di Seminara, uno di 24 anni di San Ferdinando e una donna di 25 anni di nazionalità bulgara, tutti già noti alle forze dell’ordine, in esecuzione alla relativa Ordinanza di Applicazione della Misura Cautelare in Carcere emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, a seguito della sentenza di condanna emessa nel tardo pomeriggio di ieri, nell’ambito del processo convenzionalmente denominato “Eclissi”.
Sono stati condannati rispettivamente alla pena di 12 anni e 4 mesi di reclusione, 12 anni di reclusione e 14 anni di reclusione, poiché ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso per aver partecipato attivamente all’organizzazione criminale egemone in San Ferdinando nota appunto come “Locale di San Ferdinando”.
Le indagini, avviate nell’estate del 2013, hanno consentito di far luce sugli interessi criminali ed economici nella zona di San Ferdinando e Rosarno, in cui operano le famiglie di ‘ndrangheta dei “BELLOCCO-CIMATO” da un lato e dei “PESCE-PANTANO” dall’altro che, a seguito di alcune frizioni, rischiarono di scendere tra loro in guerra (Operazione ECLISSI portata a compimento dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro).
I tre arrestati, ultimate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Palmi (RC), ad esclusione della donna, la quale era già detenuta per altri motivi, presso la casa circondariale di Reggio Calabria.
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