Siti archeologici del Trabocchetto, le Guardie Ambientali rispondono all’abbandono

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Riceviamo e pubblichiamo:

In riferimento all’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud di venerdì 7 marzo u.s. dal titolo “Criticità nell’area dell’ex IV circoscrizione: patrimonio archeologo bistrattato” ci corre l’obbligo di rappresentare quanto è stato, è tutt’ora e sarà fatto a tutela e promozione dell’area archeologica del Trabocchetto.

La nostra associazione Guardie Ambientali d’Italia, Nucleo per la Tutela del Patrimonio Artistico e Archeologico (N.O.P.), infatti, vincitrice dell’innovativo bando presentato dal Comune di Reggio Calabria per la tutela delle aree archeologiche cittadine, gestisce da più di un anno l’accesso al sito delle mura greche e della collina degli angeli.

I nostri risultati grazie anche al supporto del Settore Cultura e Turismo del Comune e della Sovraintendenza ai Beni Archeologici, in un anno sono stati: 34 visite su prenotazione per gruppi dalle 20 alle 50 persone con guide qualificate formate fra i nostri volontari, quasi 20 visite guidate di associazioni, club service e scolaresche, creazione di una rete chiamata “Archeoassociando” per condividere le iniziative e i progressi fatti.

Dopo pochi mesi dal primo accesso sono stati sollecitati all’allora Prefetto i lavori per il ripristino dell’ illuminazione esterna e interna, della video-sorveglianza, visti i continui danneggiamenti, e del plesso ‘infopoint’. I nostri volontari in numero di 45 hanno provveduto alla manutenzione e pulizia di tutto il sito, del parco e delle aiuole sia interne che esterne con cadenza settimanale.

Ovviamente non disponendo di mezzi economici adatti, non abbiamo potuto riattare la pavimentazione e il parcheggio, ma i risultati non sono assimilabili allo scenario di abbandono riportato nell’articolo.

Quest’estate, inoltre, è stata organizzata una rappresentazione teatrale dell’Iliade in partenship col Centro Studi Quasimodo, con le mura greche come sfondo per 120 persone presenti. Le iniziative previste, poi, sono ancora più di quelle già realizzate: dal 18 marzo verrà avviato il progetto del FAI per la formazione degli studenti dei licei reggini, dal mese di aprile tutte le scolaresche delle principali scuole cittadine visiteranno ogni sabato gli scavi e le mura, in estate saranno 5 le rappresentazioni teatrali.

Orbene senza volere suscitare polemiche, e con la convinzione che molto altro c’è da fare e si potrà fare per valorizzare le risorse archeologiche e culturali cittadine, ci rivolgiamo a chi conosce le problematiche del quartiere e della zona interessata con l’auspicio che gli sforzi passati e futuri attuati soprattutto dalle associazioni onlus come la nostra, non vengano ignorati o peggio disconosciuti.

Le critiche e le denunce sociali sono legittime e utili, ma per le aree archeologiche del Trabocchetto la realtà è che Noi siamo volontariamente al servizio della cittadinanza per la promozione e la tutela del patrimonio storico-archeologico, ci siamo rimboccati le maniche e sappiamo, come confermano le numerose attestazioni di encomio per il lavoro svolto ricevute dai cittadini, che quanto realizzato finora ha fatto la differenza in Città.

Con queste premesse in riferimento al commento sulle mura greche riportato nell’articolo citato: “Mentre i medici discutono il paziente muore”, riteniamo sia più corretto dire che “il paziente prima allettato grazie ad una lunga riabilitazione cammina di nuovo e forse un giorno potrà correre”. Se disconosciamo quanto fatto e quanto si vorrà fare si rischia di vanificare l’interesse dimostrato dai cittadini.

Chiunque può contattare l’associazione per effettuare visite in gruppo o singolarmente inviando una mail a guardieambientalirc@gmail.com o un sms al 3496922815.

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