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Tra la Cina e la Locride: intercettare i flussi turistici dalla Cina ed essere attraenti per un nuovo turismo che non sia mordi e fuggi. Questo il tema del convegno svoltosi a Palazzo Nieddu del Rio a Locri.
Tra la Cina e la Locride
Nei giorni scorsi a Locri (Reggio Calabria), presso il Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Nieddu del Rio, si è svolto un incontro sul tema Tra la Cina e la Locride – Nuove frontiere turistiche negli scambi culturali.
L’iniziativa è stata organizzata dai Musei e Parco Archeologico Nazionale di Locri in sinergia con l’associazione HistoriCal per sensibilizzare il territorio a nuove collaborazioni.
In una sala gremita hanno relazionato Antonella Cucciniello, direttore Polo museale della Calabria; Rossella Agostino, direttore Musei e Parco Archeologico Nazionale di Locri; ed ancora Attilio Varacalli, presidente associazione HistoriCal; Giovanni Calabrese, sindaco di Locri; ed anche Nicola Irto, presidente consiglio regionale della Calabria; Cosimo Pellegrino, presidente A.L.B.; Francesco Belligerante, referente per la Cina – associazione HistoriCal; Domenico Creazzo, vicepresidente Parco Nazionale d’Aspromonte; Gianluca Colaci, Confartigianato e Mario Diano, presidente albergatori della Locride.
Il racconto di Varacalli – Presidente HistoriCal
“Vogliamo dare una nuova casa al turismo: la Calabria. Una casa con tante stanze arredate ed accoglienti, di cui le più importanti sono i “Musei e il Parco Archeologico di Locri” e il “Parco d’Aspromonte” i borghi e la lunga costa jonica. Intorno a questi poli attrattivi fondamentali si può, anzi, si deve costruire una seria rete turistica che dia forza e futuro alla Locride. Intercettare i flussi dalla Cina ed essere attraenti per un nuovo turismo che non sia mordi e fuggi”.
E’ quanto ci spiega il Presidente dell’Associazione HistoriCal, Attilio Varacalli, in merito all’incontro.
Sono state tante le opportunità mostrate dal Referente per l’associazione HistoriCal per la Cina, Francesco Belligerante. Opportunità tangibili che rappresentano la base concreta da cui partire per avviare un processo di rinnovamento.
Gli incontri con gli ambasciatori cinesi
“Gli incontri – ha aggiunto ancora Varacalli – già svolti dal presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto, con gli ambasciatori cinesi sono stati una bella scoperta e la dimostrazione che non siamo soli; ma anche le istituzioni sono in marcia nella nostra stessa direzione, sull’impegno per la valorizzazione e la promozione dei beni paesaggistici, culturali e archeologici della Calabria”.
Tra Cina e Locride. Valorizzare l’Aspromonte
Tra i relatori c’era anche il Vicepresidente del Parco Nazionale Aspromonte, Domenico Creazzo.
“Il Vicepresidente, durante l’incontro, – racconta ancora Varacalli – ha parlato di opportunità, sostenibilità, tutela, biodiversità e dell’impegno verso la promozione e la valorizzazione non solo del Parco. Ha anche chiarito le difficoltà tangibili, dovute a problemi legati alle infrastrutture ed alle zone a rischio idrogeologico che devono essere risolti o limitati quale precondizione per uno sviluppo concreto e di ampio respiro. Noi crediamo che il Parco Nazionale d’Aspromonte debba essere valorizzato a pieno e diventare un punto nevralgico nonchè volano di riattivazione di un’intera area della Regione Calabria”.
Sguardo verso la Locride
Ma l’Aspromonte non è l’unica attrattiva del territorio. Il “Museo e Parco Archeologico Nazionale di Locri – Polo Museale Calabria”, continua ad aggiudicarsi sempre maggiori consensi, grazie all’impegno costante di tanti volenterosi amanti della cultura e della storia.
La direttrice, la dottoressa Rossella Agostino, si è detta “pronta, guidata dall’amore verso la propria professione, ad offrire il proprio contributo tendendo la mano verso qualsiasi collaborazione seria e con obbiettivi concreti da realizzarsi con qualsiasi associazione, ente per una crescita turistica e culturale dell’intera Locride”.
Tra i presenti anche Gianluca Colaci
All’importante incontro c’era anche Gianluca Colaci, rappresentante di Confartigianato Imprese, arrivato da Civita (Cosenza).
Varacalli infine aggiunge: “Che dire di Gianluca Colaci? Arrivato da Civita non con un sogno, ma con la materializzazione di un sogno. Un sogno identico al nostro ma solo spostato e realizzato molti chilometri più a nord della Calabria. Ha portato la dimostrazione che un sogno, pure il più difficile, può essere realizzato con impegno. Anche in Calabria. Se vogliamo che qualcosa cambi dobbiamo pur iniziare da qualche parte”.
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