Questo post é stato letto 30480 volte!
«Non è un festival come tutti gli altri, ma un festival jazz dal particolare significato jazzistico». Così la rivista specializzata “Musica jazz” ha presentato “Ecojazz Festival” dalle sue pagine patinate. Un definizione a cui il patron dell’evento, Giovanni Laganà, è rimasto particolarmente affezionato.
Dal 6 al 9 agosto prossimo torna, per la ventiduesima edizione il “Festival Ecojazz”. Gli appuntamenti che caratterizzeranno la manifestazione pensata ed organizzata da Laganà, sono stati presentati ieri mattina, nella sala Biblioteca Palazzo Foti. Insieme a Laganà, c’era il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, l’avv. Angela Laganà, presidente del Cif (Centro Italiano Femminile) di Reggio Calabria, Denise Ensignia, della Casa delle donne, centro antiviolenza del Cif e Ilir Foti, presidente dell’associazione “Amicizia Memoria”, partner della manifestazione.
Il festival di musica si aprirà col consueto ed unico al mondo appuntamento mattutino, martedì 6 agosto, alle 4.40 in località “Rotondetta” sul lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, “Il jazz incontra la Fata Morgana”, Trio Fata Morgana meet Scuola di Danza di Gabriella Cutrupi, con la star Mauro Ottolini al trombone, Carla Marciano al sax e Aldo Vigorito al contrabbasso. Sempre martedì 6 agosto, alle 22.00, al Centro Equitazione “Foti” a Pellaro, “Scott Henderson Trio”, con Scott Henderson alla chitarra, accompagnato da Alan Hertz alla batteria e Travis Cariton al basso. Mercoledì 7 agosto, alle 19, località collina “La Loggia”, a Pellaro, tornano “I suoni dell’urlo del tramonto sul mediterraneo”, con la tromba di Luca Aquino e Giulio Martino al sax.
Giovedì 8 agosto, alle 22.00, al Centro Equitazione “Foti” a Pellaro, Giampiero Locatelli, piano solo e, a seguire Luca Aquino presenterà l’ultimo disco, “aQustico”, uscito il 3 luglio scorso; sarà accompagnato da Carmine Ioanna alla fisarmonica. Ultima serata, venerdì 9 agosto, alle 22.00, al Centro Equitazione “Foti” a Pellaro, gran finale con “Javier Girotto & Aires Tango”, con Javier Girotto, sassofono, Alessandro Gwis al piano, Marco Siniscalco al basso e Michele Rabbia alle percussioni.«Non è un festival fine a se stesso – ha evidenziato Laganà – le peculiarità non si fermano alla valenza ludica degli eventi, ai singoli artisti che vengono a suonare, ma piuttosto è un festival culturale ed in questo sta la sua forza. Credo nel “consolidamento” di una manifestazione in una città in cui tutto nasce e tutto muore».
Laganà ha poi ricordato l’importanza della musica jazz, riconosciuta patrimonio dell’Unesco e, per questo, ricordata il 30 aprile. «Nel primo anno, il 2012 – chiosa ancora il patron – siamo stati gli unici a festeggiarla nel Meridione. Quest’anno gli unici in Calabria con la manifestazione a piazza Italia». Un occhio alla sinergia con il Cif «lo sguardo sulla bellezza della Fata Morgana – afferma Laganà – dovrebbe essere quello rivolto alle donne oggi che si parla così tanto invece di violenza e femminicidio».
La presidente Laganà evidenzia «l’attività di ascolto, di accoglienza per il reinserimento, di consulenza legale del Cif» al servizio delle donne e la sinergia, su questo fronte, consolidata con Ecojazz, per portare insieme alla musica un messaggio di speranza e di aiuto alle donne in difficoltà. «Aiutiamo – entra nello specifico la Ensignia – le donne a camminare coi loro piedi». Nel suo saluto il presidente Raffa «conosciamo il ruolo – specifica – e l’importanza che Ecojazz riveste da anni e ringraziamo Laganà per il suo sforzo da idealista». Raffa annuncia che «è in fieri un tavolo di concertazione, insieme ai comuni dell’Area dello Stretto» nel quale potrebbe essere inserito il progetto sulla Fata Morgana che riveste importanza anche dal profilo culturale.
Nell’ottica del lavoro collaborativo si spiega la presenza dell’associazione di Ilir Foti, nata a Pellaro nel 2009 «per rendere memoria alle persone scomparse con atività che mirano ad aggregare più associazioni contro l’isolamento dettato dalla società odierna.
Questo post é stato letto 30480 volte!