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A conclusione della manifestazione svoltasi giorno 8 febbraio 2013 in difesa dell’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito di Porto Salvo contro l’atto aziendale adottato dall’ASP di Reggio Calabria che ne decreta un grave depotenziamento, ringrazia i cittadini, l’Associazione dei Sindaci dell’Area Grecanica e tutte le organizzazioni e associazioni che hanno preso parte alla protesta civile, squarciando finalmente il silenzio e l’indifferenza che regna intorno alla vicenda ed al destino dell’Ospedale “Tiberio Evoli”e levando la voce di sdegno e disappunto verso una politica che non riesce ad interpretare e partecipare i bisogni delle comunità del comprensorio.
Come anticipato in occasione della manifestazione stessa, i comitati promotori comunicano che è loro intenzione portare il grido di protesta delle nostre comunità sino alle più alte stanze della politica nazionale e ciò per dire BASTA al disinteresse e ai personalismi ed egoismi di pochi che hanno finito per penalizzare la struttura ospedaliera di Melito di Porto Salvo, riducendola nello stato in cui oggi si trova.
A tale scopo, CHIEDIAMO:
- 1. Un impegno immediato a NON SOPPRIMERE ULTERIORI STRUTTUREE/O SERVIZI attualmente forniti dal Presidio Ospedaliero di Melito di Porto Salvo, come pediatria, otorino, oculistica, dermatologia, etc.;
- 2. per quanto riguarda l’assistenza pediatrica, in sostituzione del soppresso reparto ein base a quanto previsto dallo stesso D.L. n. 106/10, che venga definitivamente strutturato il servizio attualmente svolto di PRONTO SOCCORSO PEDIATRICO h 24 CON OBI;
- 3. di dotare il Presidio Ospedaliero di tutte le STRUTTURE COMPLESSE previste per gli Ospedali Generali, almeno i settori chirurgico e servizi;
- 4. un potenziamento del PRESIDIO DI EMERGENZA MEDICA, che sia in grado di intervenire sul territorio in tempi rapidi, aumentando il numero delle ambulanze con relative equipe;
- 5. che vengano attivate con urgenza le PROCEDURE DI VRQ (Verifica e Revisione delle Qualità) per tutte le strutture dell’ASP e dell’Azienda Ospedaliera, al fine di assicurare che esse siano in grado di fornire adeguata assistenza ai pazienti che, a seguito della soppressione delle strutture periferiche, pervengono in numero sempre maggiore. In assenza di tale verifica, si incorre nel grave rischio, già in atto, di sospensione o riduzione dell’assistenza medica in settori delicati, come per esempio quello materno-infantile;
- 6. che, anche alla luce della VRQ,venga RIAPERTO IL PUNTO NASCITA DI MELITO DI PORTO SALVO CON ANNESSA NEONATOLOGIA in funzione di supporto e nello spirito dell’attuata integrazione funzionalea quello dell’A.O. di Reggio Calabria, sovraccaricato. Nelle more, venga data attuazione all’ambulatorio Ostetrico h12, restituendo il personale attualmente utilizzato presso l’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria; ciò al fine di garantire un alto livello di assistenza ed un basso rischio clinico alle gravidanze fisiologiche, considerato che la struttura di Ostetricia degli Ospedali Riuniti risulta, allo stato, strutturalmente e per numero di personale, inadeguata a gestire il grande flusso di pazienti che vi confluisce;
- 7. l’istituzione di un congruo numero di posti letto per PAZIENTI PSICHIATRICI dell’area grecanica, in atto costretti a ricorrere a presidi distanti oltre 400 chilometri dal loro domicilio;
- 8. che il Direttore Generale dell’ASP Reggio Calabria ritorni sui propri passi REVOCANDO L’ATTO AZIENDALE, dando ascolto e confrontandosi con le esigenze del territorio e con la comunità;
- 9. che il Commissario ad Acta per la Sanità della Calabria istituisca un TAVOLO DI CONFRONTO per studiare insieme ai cittadini le soluzioni idonee a garantire i LIVELLI MINIMI DI ASSISTENZA come previsto dal Decreto Balduzzi, affrontando tutte le problematiche non esposte, per brevità, in questo appello, come,per esempio,Centro Trasfusionale, Anatomia Patologica, Servizio di Ecografia, etc.
Facendosi, quindi, portavoci del malcontento chiaramente denunciato dai cittadini in occasione della manifestazione di giorno 8 febbraio, si è deciso di continuare la protesta civile con una iniziativa che si svilupperà a partire da mercoledì 13 sino a domenica 17 febbraiocon la sottoscrizione della su specificata petizione civile e la CONTEMPORANEA E SPONTANEA CONSEGNA DEI CERTIFICATI ELETTORALI. Certificati e firme saranno portati dinanzi al Prefetto della Provincia di Reggio Calabria e saranno, poi, consegnati nelle mani del Presidente della Repubblica, quale gesto estremo di denuncia civile a difesa del diritto alla salute per le comunità del comprensorio ionico-reggino.
Invitiamo, quindi, i cittadini, l’associazione dei Sindaci dell’area Grecanica, le organizzazioni e l’associazionismo ad esprimere, con questa forma di protesta civile e significativa,il proprio dissenso e la propria indignazione verso decisioni amministrative che mettono a serio rischio i Livelli Essenziali di Assistenza nel nostro territorio.
La raccolta delle firme e dei certificati elettorali avverrà, PREVIO COORDINAMENTO con i comitati promotori, tramite l’istituzione di presidi sparsi sul territorio.
Ci aspettiamo risposte concrete, con la coscienza che non ci si arrenderà alle prime difficoltà dinanzi alla grave minaccia portata alla salute pubblica ed ai più deboli, gli ammalati ed i bisognosi di cure.
Chiediamo, infine, all’Associazione dei Sindaci dell’Area Grecanica di voler proporre, in tempi brevi, l’impugnazione giurisdizionale avverso l’atto aziendale approvato, rimettendo il mandato sindacale nelle mani del Signor Prefetto e unendosi alla protesta avviata dai sindaci dei comuni cosentini che hanno fatto giungere la loro voce di dissenso contro le decisioni del Commissario Straordinario alla sanità calabrese al Presidente della Repubblica.
Chiediamo a tutti, quindi, di coordinarsi e collaborare fattivamente –non economicamente – per la buona riuscita di questa iniziativa che è e deve rimanere popolare, e ciò al fine di rivendicarela tutela dei nostri diritti e chiedendo che gli stessi vangano rispettati da chi ci amministra.
Per informazioni ed adesioni, rivolgersi al:
– Comitato“mamme per un futuro ” e-mail. mammeperunfuturo@gmail.com
– Comitato Civico Pro – Condofuri: procondofuri@gmail.com
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