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Un inaspettato colpo di scena e 12 round hanno acceso il ring nella prima delle due Battle di “The voice of Italy“, condotta da Federico Russo, in onda ieri in prima serata su Rai2 con un ascolto pari all’ 11.1% di share con 2 milioni 415 mila spettatori.
Sul palco l’iraniana Kimia Ghorbani che nella seconda Blind Audition, ha emozionato tutti con la sua storia, ha annunciato l’uscita dal programma per l’imminente nascita del figlio.
Sono state scelte difficili per Raffaella Carrà, Dolcenera, Emis Killa e Max Pezzali che, dopo aver allenato e consigliato i propri talenti, affiancati rispettivamente dagli Special Coach Piero Pelù, Giorgio Moroder, Patty Pravo e Francesca Michelin, ne hanno dovuti eliminare due per ogni round.
Nel team Carrà si è esibita Tanya Borgese di Polistena con “Livin’ on a prayer” di Bon Jovi.
Tanya canta da sempre, a 13 anni aveva un’impostazione più lirica che poi ha abbandonato. Da circa 8 anni fa parte di un gruppo di musica country, blues, folk in cui lei canta e strimpella la chitarra. Mischiano un po’ i generi, fanno diverse serate la maggior parte in Calabria, ma anche a Roma, a Modena.
Ha un lavoro molto impegnativo psicologicamente e la musica rappresenta la sua valvola di sfogo. Laureata nel 2011, lavora ora come Terapista della Neuropsicomotiricità dell’età evolutiva. A volte utilizza la musica anche nel suo lavoro con i bambini. “Quando credi veramente di essere al 100% te stessa, quando impugni un microfono e ti senti te stessa, capisci che quella è la cosa che ti rappresenta più di ogni altra. Ti fa dire ci sono”. La famiglia l’ha sempre sostenuta. “Io voglio cantare perché cantando sono Tanya e non facendo altro”.
Foto Piero Cruciatti / LaPresse
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