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di Paola Libro
“Non esistono formule magiche per Messina: siamo noi la formula magica per risollevare le sorti della città” – esclama il neo sindaco Renato Accorinti, in un clima di ovazione generale, in occasione della 3^ Festa del lavoro organizzata dalla Cgil di Messina nei locali della Fiera.
Si apre così la presentazione ufficiale della manifestazione, che da ieri proseguirà fino al 6 luglio nei locali della Fiera, l’11 e 12 luglio a Milazzo e il 19 e il 20 luglio a Capo d’Orlando. Presenti alla convention centinaia di lavoratori messinesi colpiti dal dramma lavorativo, il sindaco Renato Accorinti, il Presidente della Regione Rosario Crocetta, il segretario generale Cgil di Sicilia Michele Pagliaro, il presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante, l’Assessore Regionale al bilancio Luca Bianchi e il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano.
Quella che si apprestava ad essere una triste e desolante rassegna dei drammi lavorativi vissuti sulla propria pelle da centinaia di lavoratori messinesi (Ex dipendenti Birra Triscele, Ex Aicon, lavoratori Ustica Line, Ente Teatro, Precari Provincia Regionale, Personale poste ed Enti di formazione, Mensa del Policlinico) diventa una valida occasione per riaccendere la speranza di quanti ormai l’avevo perduta. “Il concreto sognatore” che rimane “ a piedi scalzi per terra” (a testimonianza dell’umiltà necessaria per chiedere aiuto a chi sia più esperto), ha idee ben chiare in mente e nel cuore per l’amata città, da anni oggetto di lunghe battaglie per il rinnovamento socioculturale. “Occorre continuità territoriale con la Città di Reggio Calabria, riconosciuta costituzionalmente, e la flotta comunale per l’attraversamento veloce dello Stretto – asserisce il neo sindaco – permetterà di migliorare l’economia locale, garantendo tariffe agevolare ai cittadini (così come avviene per i residenti alle Eolie e di Capri) e contribuendo ad una migliore conoscenza del territorio e delle persone dall’altro lato della sponda”. L’allestimento di stand del “Made in Siciliy” in Fiera, che saranno affittati a tariffe agevolate agli artigiani locali, saranno la prima interfaccia con la quale interagiranno i croceristi sbarcati in città e ad essi si aggiunge la possibilità di “scalare” il Pilone per poter rimanere ammaliati dallo spettacolo della natura. “Chiederemo che lo Stretto di Messina sia dichiarato Patrimonio Culturale dell’Umanità – esclama il Primo Cittadino – per le bellezze e le diversità biologiche in esso presente”.
Rispetto al precedente anno, la Sicilia si ritrova in una situazione non facile da gestire, con un alto numero di disoccupati che lievita sempre più, pari a 800.000 e con l’1,9% del Pil in meno registrato per i primi sei mesi del 2013 – puntualizza Antonello Montante, Presidente di Confindustria Sicilia – e paga un alto prezzo per l’emigrazione di tanti giovani laureati. Non bisogna demordere. Anzi, occorre partire dal cambiamento per raggiungere un obiettivo migliore e qualificante per uscire dalla crisi, e restituire dignità a lavoratori, vittime di errate scelte politiche del passato. Si potrebbe avviare benissimo il “Polo fieristico”, che si configurerebbe come l’unica realtà in tutta la Sicilia, mediante la stipulazione di “contratti di sviluppo” – precisa Montante – da usare come strumenti per attrarre investimento; tra le proposte per il rilancio economico della città occorrerebbe puntare sul potenziamento delle infrastrutture, del Turismo, dell’Agroalimentare (con la produzione del vino e la trasformazione del pistacchio e della mandorla) e sfruttare l’energia alternativa. Punta all’energia alternativa anche il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, il quale precisa che finanzierà i comuni che aderiranno alla produzione dell’energia attraverso l’installazione di pannelli solari in abitazioni private: sono già 108 i comuni siciliani partecipi dell’iniziativa e, questa volta, Messina è tra essi. L’avvio dei “cantieri di lavoro” – asserisce il Presidente – darà occupazione ai giovani per tre mesi restituendo, non solo una entrata economica ma soprattutto quella dignità umana perduta. L’acqua sarà sempre un bene pubblico – prosegue Crocetta – mentre occorre una nuova gestione per chi ha mal gestito i settori di raccolta rifiuti, Ente Teatro (già commissariata), e arriveranno 54 milioni per il risanamento della città.
Altro passo avanti è dato dal recupero dell’evasione fiscale – asserisce Michele Pagliaro, Segretario Generale Cgil Sicilia: “su ventimila euro di evasione fiscale il recupero anche e solo del 2% , ovvero due milioni di euro, che se messo in investimento potrebbe raccogliere bene la sfida lavoro”.
“I politici di vecchio stampo in giacca sono stati fautori dell’attuale fallimento del comune, il cui debito non si capisce addirittura sia di 70 o 500 mila euro. E’ per questo che non indosso la giacca – ironizza Accorinti – . Sono un sognatore concreto che non ama neanche la cravatta perché ci deve mettere in azione tutti assieme in sinergia”. E tra risate lo sguardo va al Presidente della Regione che si era appena liberato della giacca. Vedremo se il sognatore sarà in grado di ottenere giusti finanziamenti per il rilancio socio-economico e occupazionale lasciando Crocetta solo in camicia.
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