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Dal 21 al 26 ottobre la Calabria diventa vetrina di cultura: al via la terza edizione del Tropea Festival, Leggere&Scrivere.
Tropea Festival, Leggere&Scrivere si conferma anche quest’anno una lente di ingrandimento per conoscere più da vicino la realtà, mescolando opinioni, linguaggi, esperienze. E la lente di ingrandimento non può non osservare la Calabria: quanto di vivo e di nuovo scorre in questa regione dal punto di vista culturale.
Le sezioni Calabria, fabbrica di cultura e Una regione per leggere rappresentano l’angolo visuale attraverso cui raccontare una terra in fermento tra ieri, oggi e domani.
Il Tropea Festival, Leggere&Scrivere, com’è sua natura, ama allargare gli orizzonti e cercare quelle contaminazioni che rappresentano la via per aprire nuove frontiere culturali.
Ritorna quest’anno CartaCanta, la sezione dedicata al rapporto tra musica e parole. Sul palco diverse generazioni della canzone rock e d’autore, da Eugenio Finardi e Tullio De Piscopo ai Perturbazione.
Novità 2014, NutriMenti, la sezione dedicata alla cultura del cibo. Spiega Maria Teresa Marzano, direttrice artistica del Festival: «Abbiamo pensato di dedicare una nuova sezione del festival al cibo ipotizzando inedite chiavi di lettura nei legami intessuti da alimentazione, antropologia e filosofia, rivolti alla comprensione della società contemporanea».
Un modo, inoltre,- non dimentichiamoci che siamo in Calabria, ex Magna Graecia – per avvicinarsi al Mediterraneo e alle sue tradizioni attraverso la tavola, i piatti classici e le nuove declinazioni. NutriMenti viaggia attraverso diversi mondi del pianeta cucina, esplorando gusti e tendenze in compagnia di personaggi d’eccezione. È il caso dello chef Alessandro Borghese.
Sei giorni, quindi, di appuntamenti da non perdere. Esprime soddisfazione Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, soggetto capofila del Festival nonché una delle realtà culturali più innovative della Calabria e del sud Italia.
«Abbiamo lavorato sodo durante l’anno – sottolinea Floriani – per fare del Tropea Festival Leggere&Scrivere un luogo capace di elevarsi a 360 gradi, una particolare agorà dove incontrarsi per condividere esperienze ed emozioni». Gli fa eco Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura: «Esiste una Calabria che funziona e che innova, a partire dall’inscindibile legame fra cultura, biblioteca e territorio. Tutti uniti nel valore fondamentale della lettura».
Un’occhiata, infine, al calendario per scoprire i numerosi gli ospiti. Tra questi: il teologo Vito Mancuso che terrà un lectio magistralis intitolata Sulla via dell’amore e il filosofo Remo Bodei che parlerà del tema Immaginare altre vite.
Scorrendo la lista, ecco ancora: Gioacchino Criaco, autore del libro Anime Nere; Giordano Bruno Guerri, Lidia Ravera, Piergiorgio Odifreddi, Antonio Moresco vincitore VIII edizione Premio Tropea nel luglio scorso.
Non potevamo mancare scrittori e intellettuali calabresi come Vito Teti, Mimmo Gangemi, Carmine Abate. Gangemi proporrà la riscrittura rinnovata del suo romanzo d’esordio del 1995 dal titolo Il Prezzo della carne (Rubbettino, 2014). Abate presenterà in anteprima nazionale la nuova edizione de La Festa del ritorno (Mondadori, 2014), Quest’anno il Festival amplia lo sguardo sul noir: spicca la presenza tra gli ospiti di Petros Markaris. Lo scrittore greco parlerà del suo Paese e della crisi che lo ha colpito attraverso le parole i pensieri del commissario Kostas Karistos, il Montalbano greco. Di detective, thriller e indagini si dibatterà, inoltre, con: Piera Carlomagno, Gianmauro Costa, Roberto Riccardi, Paolo Foschi, Bruno Morchio, Lorenzo Beccati, Luca Poldelmengo, Arianna Destito e Assunta Morrone.
Anche l’attualità è di scena: Lucio Caracciolo illustrerà la situazione in Medioriente dove incombe la minaccia Isis e discuterà dei suoi effetti sull’Italia. Fabio Nicolucci affronterà il tema controverso dei rapporti della sinistra con Israele. Walter Veltroni presenterà al Festival ‘C’era una volta Berlinguer’ il docufilm sul segretario del Pci: una riflessione storia di questo leader carismatico e sulla sua eredità politico e storica. Una riflessione che Veltroni condividerà in sala con Bianca Berlinguer.
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