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Apre le porte la mostra di “Miti Contemporanei”, da ieri 11 novembre fino a venerdì, gli scatti di Alberto Ieracitano presenteranno, ad addetti ai lavori e non, un reportage sulla kermesse teatrale firmata Scena Nuda.
Al taglio del nastro presenti Teresa Timpano, direttore artistico della compagnia organizzatrice, Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria e Pierpaolo Zavettieri, consigliere dell’Ente di via Foti. « Concludere Miti Contemporanei, giunta alla sua seconda edizione – sottolinea Teresa Timpano – con un’occasione come questa mostra, a nostro avviso, propone un nuovo modo di vivere gli eventi. Abbiamo sentito sulla nostra pelle, come la rassegna abbiamo scompaginato il modo di concepire la rappresentazione teatrale: sentiamo forte la responsabilità di affermare come la ricerca di coniugare l’estetica degli spazi con l’estetica del teatro è una sfida che la nostra terra deve vincere ».
Una rappresentazione in istantanee che ripercorrerà l’iter artistico ed emozionale della Festival “Miti Contemporanei” tenutasi questa estate e patrocinata dall’Amministrazione Provinciale. Un tentativo, a quanto pare riuscitissimo, di sintetizzare il connubio speciale tra l’arte teatrale e le location d’eccezione.
« Un percorso dove il teatro, – esordisce Raffa – fatto bene e da tutelare come quello di Scena Nuda, è stato un vettore di promozione delle grandi bellezze della nostra Provincia. Come Amministrazione Provinciale abbiamo inserito nella nostra offerta culturale anche la prossima edizione di “Miti Contemporanei” auspicando che queste iniziative, dove professionalità e lavoro di squadra segnano la differenza con altre esperienze, siano sempre più presenti sul nostro territorio ».
“Miti Contemporanei” ha toccato con i suoi spettacoli, divisi tra grandi produzioni di Scena Nuda, su tutte “Anidride Carbonica”, e grandi ospiti nazionali, da Iaia Forte a Chiara Guidi, grandi prosceni dal valore storico – architettonico: l’Anfiteatro romano a Scilla, Bova Superiore e scalinata mozzafiato a strapiombo sullo stretto, il Teatro greco di Locri Epizhefiri, il Museo Internazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria, il Parco dei Taureani a Palmi.
« Il Teatro a Reggio e provincia – prosegue Timpano – sta attraversando un momento particolare: il Cilea ancora chiuso è l’emblema, ma non deve diventare un alibi. Ci sono tante opportunità, che soprattutto un tempo di crisi può evidenziare; bisogna andare a fondo della propria creatività, ma al contempo non disperdere mai la voglia di ricerca e di studio. Solo “non improvvisandosi”, ma strutturando percorsi virtuosi potremmo riportare la gente a seguire i nostri spettacoli. Partire, dunque, anzitutto dal lavoro delle compagnie, dall’istruzione dei giovani all’arte. Ci auspichiamo – conclude Teresa Timpano – che “Miti Contemporanei” abbia portato, in giro per la nostra Provincia, questo senso di appartenenza al territorio e questa volontà di ripartire coi nostri mezzi a disposizione ».
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