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Marinella Rodà, splendida voce della Magna Grecia, ha aperto il primo incontro dei Te’ culturali dedicato alla figura del grande intellettuale calabrese Pasquino Crupi.
La letteratura torna in riva allo Stretto con un nuovo ciclo di appuntamenti targato circolo Posidonia e associazione Valgallico.
Il meridionalismo nel pensiero e nell’impegno di Pasquino Crupi, titolo del primo incontro, ha fatto conoscere le diverse sfumature di uno tra i più grandi pensatori della nostra Terra. Scomparso lo scorso mese di agosto nella sua Bova marina, lascia in chi lo ha conosciuto da amico, allievo e collega un vuoto che la rilettura della sua Opera può aiutare a colmare.
Nella sala Fata Morgana, sede sociale del Posidonia e del Valgallico, è risuonato il ricordo di quanti lo hanno conosciuto, emozione ancora più forte quando un video ha riportato in mezzo alla gente, colui che amava definirsi “uomo del popolo”.
Un susseguirsi di testimonianze ed aneddoti hanno continuato ad avvicendarsi con il giornalista Tonio Licordari, che ha ricordato la gioventù, le prime battaglie politiche condotte in due schieramenti contrapposti , il rispetto, l’amicizia, gli anni passati a Gazzetta del Sud ed i tanti progetti in cantiere. “Pasquino – ha ricordato Licordari – nonostante, le diversità di pensiero, era già in giovanissima età un modello da imitare”. Nel tratteggiare la figura dello studioso calabrese, Licordari ha ricordato anche il rapporto con la religione, “Lui, uomo di sinistra, ateo che aveva un gran rispetto per la fede e la religiosità popolare. Su tutti aveva una enorme considerazione per la Madonna di Polsi e San Leo, il santo operaio”.
La modernità e la profondità della sua arte è stata ricordata dalla Munari anche attraverso il corsivo “Luna Rossa”, che Pasquino Crupi curava quotidianamente per l’allora Calabria Ora. “Poche righe – ha detto la Munari – nelle quali rintrona la sintesi prodigiosa del prosatore di razza: all’opposizione, irriverente, sarcastico, umoristico”.
Conclusione di serata affidata alla voce di Marinella Rodà, accompagnata alla chitarra dal maestro Alessandro Calcarmo. Il progetto musicale “Mediterraneo Musika”, ricerca di musica e linguaggi dell’area grecanica, è stata una piacevole scoperta che ha rapito l’attenzione del numeroso pubblico presente. Sipario giù con le immancabili tazze di té accompagnate da gustosi dolci gallicesi.
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