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Il tavolo politico costituito dai partiti del centrosinistra melitese , insieme a FLI e API,per concretizzare un programma e un progetto politico amministrativo per le prossime elezioni amministrative, in una nota congiunta stigmatizza il comportamento disfattista posto in essere dai rappresentanti del Partito democratico nell’ultima riunione durante la quale si è svolto un proficuo confronto con il movimento civico Melito Futura.
Durante l’incontro, inopinatamente, i rappresentanti del partito democratico,senza alcuna plausibile motivazione politica, sconfessando quanto unitariamente si era stabilito nei tavoli precedenti attraverso numerosi verbali sottoscritti da tutti i componenti, inviati peraltro agli organi di stampa, hanno posto in essere dei veri propri dictat.
In particolare, rilevano gli esponenti di IDV,SEL,PDCI,API,FLI, i democratici hanno proposto, in modo arrogante e senza alcuna apertura al confronto, di predisporre una lista civica aperta indistintamente a tutti i partiti senza distinzioni di sorta, nonché ai cittadini che si volessero proporre nelle candidature, tradendo una linea condivisa in precedenza che prevedeva,invece ,una precisa caratterizzazione politica allargata ai movimenti civici presenti sul territorio che collegialmente si ponevano come filtro alle proposte di candidatura.
Come se non bastasse, in una logica non troppo nascosta di pervenire alla rottura, il PD ha rivendicato la leadership della carica a sindaco senza riconoscere alcuna funzione alla cabina di regia unitaria, una scelta esclusiva, e non collegiale,delle candidature in capo al candidato a sindaco, richieste tutte in contrasto con quanto sottoscritto nei verbali e negli accordi precedenti.
Dopo queste richieste, rilevano i partiti, i rappresentati del Partito Democratico hanno abbandonato il tavolo politico dimostrando così un atteggiamento contrario alla dialettica democratica.
I partiti del centrosinistra, a questo punto, preso atto del comportamento irresponsabile degli esponenti locali del partito democratico,votati ad una logica di puro inciucio, atteggiamento, si spera,che non sia stato ratificata dagli organi provinciali, hanno deciso di mantenere il tavolo unitario continuando il confronto con i movimenti civici presenti sul territorio, rafforzando, così, un modo di agire politico consono al metodo democratico al quale si è sottratto il PD.
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