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Annamaria Scarfò, la ragazza di 24 anni, minacciata dai parenti di alcune persone che lei aveva denunciato per violenza sessuale, rinuncia alla protezione proposta dal Ministero dell’Interno.
A 13 anni la ragazza, che si era innamorata di un ragazzo più grande di lei, con l’inganno ha subito le prime violenze sessuali, alcune anche di gruppo. Per tre anni è stata costretta a subire le attenzioni di una dozzina di persone che la violentavano in un casolare di campagna. Nel 2002 denunciò ai carabinieri quanto le stava accadendo e dopo la denuncia, furono avviate le indagini che portarono all’arresto di 13 persone, molte delle quali già con precedenti penali. Recentemente la ragazza ha denunciato una serie di atti persecutori compiuti nei suoi confronti che hanno portato all’emissione, da parte del Questore di Reggio Calabria, di alcuni provvedimenti di ammonimento nei confronti di familiari delle persone che vennero arrestate per le violenze.
Nonostante abbia rifiutato la protezione, però, i carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno egualmente attivato servizi di tutela nei confronti di della ragazza.
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