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Con l’avvicinarsi della fase cruciale delle festività, dove tutti ricorrono ad ogni sorta di gioco pirotecnico, salvo poi pentirsene il giorno successivo quando inevitabilmente si tirano le somme dei feriti, la Compagnia Carabinieri di Taurianova, attuando un’apposita strategia pianificata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, ha predisposto una serie di controlli mirati alla prevenzione dei fenomeni illegali che si intensificano in questo periodo dell’anno, quali appunto quello del commercio illegale dei petardi, ma anche quello del gioco d’azzardo.
In tale contesto molti militari hanno effettuato diverse perquisizioni ed altri servizi per evitare la vendita degli artifizi per strada, con il fine principale di limitare il più possibile i danni di questo tipo di prodotti, che non offrono nessun tipo di garanzia; ovviamente ci riferiamo a quelli prodotti in casa o di fabbricazione cinese. Nella coscienza collettiva ancora non è completamente stato recepito un concetto semplice: quello che i prodotti vietati, che possono essere reperiti a buon mercato, sono estremamente pericolosi perché non testati ed espongono le persone, specie i più giovani, al rischio di gravi conseguenze.
I risultati dei controlli dei Carabinieri hanno effettivamente confermato il businnes del commercio illegale dei botti, tanto che sono stati sequestrati 170 chilogrammi di artifizi pirotecnici, nella fattispecie trovati dai militari della Stazione Carabinieri di San Martino, che qualora immessi sul mercato avrebbero fruttato un guadagno vicino ai 15.000,00 Euro; nella circostanza é stato denunciato un uomo originario di Gioia Tauro. La maggior parte degli artifizi sequestrati erano del tipo illegale, quindi privi di qualsiasi certificazione di Legge, mentre altri erano di quelli compresi nella V categoria, che comunque necessitano di apposita licenza per la vendita. Le detenzione di questi ingenti quantitativi di esplosivi rappresentava, inoltre, un vero pericolo anche per gli ignari coinquilini delle persone che li detenevano, perché i luoghi di custodia erano costituiti da piccole stanze all’interno di condomini, privi di qualsiasi requisito di Legge.
In una distinta operazione, effettuata nel centro abitato di Taurianova, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Palmi tutti i componenti di un nucleo familiare, che si erano improvvisati rivenditori di botti illegali. In questa circostanza sono stati sequestrati 135 razzi pirotecnici. La cosa del tutto singolare, i Carabinieri l’hanno scoperta durante la relativa perquisizione, constatando che i petardi erano addirittura custoditi all’interno di un armadio nella stanza da letto del figlio della coppia, dove, tra le altre cose c’era anche una stufetta elettrica utilizzata per il riscaldamento, in spregio al buon senso ed alle basilari norme di sicurezza.
L’esplosivo recuperato, adesso, viene custodito in attesa delle relative perizie tecniche e di seguito sarà fatto brillare, questa volta con ogni precauzione di Legge, dagli artificieri dei Carabinieri.
Nell’ambito dei controlli dei Carabinieri di Taurianova sono inoltre state arrestate tre persone. Il primo un ragazzo trentaquattrenne residente a Cittanova, G.M., responsabile di aver aggredito i medici del Pronto Soccorso di Polistena e di aver danneggiato diverso materiale infermieristico, dopo che questo era stato accompagnato al presidio ospedaliero con l’ambulanza del 118. Gli altri arresti, effettuati sempre dalla Stazione di San Martino di Taurianova, hanno invece riguardato due cittadini extracomunitari che avevano preso in locazione un immobile nonostante non fossero in regola con il permesso di soggiorno e non avessero ottemperato ai numerosi “Ordini di espulsione” rivoltigli dal Questore di Reggio Calabria.
Nella stessa operazione è stato inoltre denunciato il cittadino di San Martino che gli aveva concesso l’immobile, rappresentato da una fatiscente abitazione nella piccola frazione di Taurianova. L’immobile, come previsto dalla normativa sugli stranieri, è stato sottoposto a sequestro preventivo.
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