Sviluppo e Territorio, gli interventi messi in campo dal GAL Batir

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Il G.A.L. Basso Tirreno Reggino ha convocato i beneficiari per la firma delle convenzioni dei progetti ammessi a finanziamento. Sono stati finanziati interventi volti ad avviare un processo di sviluppo del territorio rurale, complesso e integrato, che miri alla più ampia valorizzazione commerciale e promozionale delle peculiarità del territorio stesso. Dalle produzioni di nicchia, risultato delle microfiliere attivate, alla valorizzazione delle risorse culturali, al recupero e salvaguardia delle zone forestali con la riscoperta dei loro percorsi e sentieri, fino al rafforzamento del sistema rurale di accoglienza alternativa, con le fattorie didattiche, le eco-fattorie del territorio e il sostegno alle attività agrituristiche.

Al riguardo, giungono i complimenti degli amministratori locali. Il sindaco del Comune di Cosoleto, Antonino Gioffrè, nel congratularsi con il presidente Dott. Antonio Alvaro, ha espresso la sua “viva soddisfazione per l’avvenuto finanziamento di quaranta nuove attività imprenditoriali, rivolte in particolare ai giovani”. “E tutto ciò, – ha aggiunto – in tempi brevissimi, appena quattro mesi, quando per gli stessi progetti occorrono spesso degli anni a completamento dell’iter burocratico”.

Ecco, nello specifico, un quadro delle iniziative promosse.

  1. 1.      Microfiliera del latte d’asina;
  2. 2.      Microfiliera del miele;
  3. 3.      Microfiliera del melo limoncello;

Realtà inquadrate e interconnesse con il territorio, in un continuum concettuale della qualità. Qualità dei prodotti, dunque, dei processi produttivi delle microfiliere e dell’ecosistema di riferimento. Questo l’obiettivo: migliorare l’immagine del territorio, aumentandone visibilità e riconoscibilità, rafforzando l’azione di valorizzazione commerciale dei prodotti di microfiliera, della loro particolare qualità e tipicità, mediante l’adozione di una strategia integrata di promozione e marketing che evidenzi gli elementi distintivi, il valore aggiunto, l’unicità delle produzioni locali di nicchia, facendo “sistema” e mettendo in rete risorse umane, esperienze, capacità  – mediante azioni comuni e condivise – al fine di agevolare l’accesso ai mercati per le piccole strutture produttive e contribuire al rilancio complessivo della realtà socio-economica. In questo comparto, sono stati trentasei gli interventi finanziati.

  1. 4.      Valorizzazione e promozione delle risorse culturali e tutela dell’ambiente;
  2. 5.      Recupero e valorizzazione di percorsi e sentieri;

Questi interventi mirano a sostenere opere conservative del territorio forestale, soprattutto quelle in prossimità dei centri urbani, dove maggiormente sono riscontrabili problemi di degrado. L’intervento sconsiderato dell’uomo sull’ambiente ha provocato fenomeni di degrado paesaggistico notevoli, che in alcuni casi hanno trasformato, soprattutto negli ultimi tempi, l’azione naturale di trasformazione del territorio in piccole catastrofi. Porre rimedio è un imperativo a cui nessuno può sottrarsi. Questo intervento vuole attivare un processo virtuoso che sensibilizzi l’uomo verso le tematiche dell’ambiente. Sono stati finanziati due interventi.

6. Interventi esemplari di recupero e valorizzazione di siti ambientali;

7. Interventi su zone forestali;

 

Gli interventi, attraverso opere di conservazione e restauro, mirano a valorizzare il patrimonio ambientale dell’area, quindi a promuoverlo, tenendo conto delle sue qualità paesaggistiche e del patrimonio culturale. La condizione di vulnerabilità di alcune aree degradate rende prioritaria l’esigenza di intervenire ed avviare processi integrati di gestione e tutela secondo meccanismi di cooperazione tra i vari enti interessati. Al degrado è necessario porre rimedio con azioni pilota, che possano essere da guida per interventi generalizzati. In questa logica assumono un particolare significato le opere rivolte ad arrestare quei processi di deterioramento che, se non tamponati, potrebbero danneggiare in maniera irreversibile alcune perle del patrimonio storico-naturalistico ed ambientale. Infatti, il miglioramento dell’immagine di un territorio passa attraverso la valorizzazione delle risorse locali. Ciò è possibile attraverso azioni volte alla salvaguardia di aree da destinare ad attività con finalità di tipo culturale, scientifico e didattico, per contribuire a dare alle popolazioni residenti coscienza di riappropriazione del territorio e fungere da aspetto pedagogico per un diverso uso del territorio. In questo ambito, gli interventi finanziati sono stati due.

8. Rafforzamento del sistema rurale di accoglienza alternativa, potenzialità diffusa;

9. Fattorie didattiche, sociali, creative ed eco-fattorie;

Creare una rete di aziende scelte in base alla realtà agricola del territorio, finalizzate all’erogazione di servizi di carattere sociale e didattico, con una forte impronta ecologica, a servizio della collettività locale e del turismo alternativo nonché al mondo scolastico. Il tutto offrendo ai visitatori la possibilità di confrontarsi  con le diverse attività agricole. La motivazione primaria è quella di avvicinare l’uomo alla terra, agli  ambienti rurali. Negli ultimi anni si è registrato un crescente distacco tra la terra e l’uomo, come se fossero soggetti estranei, senza punti di contatto, da qui l’esigenza di ristabilire i vecchi equilibri sui quali da sempre si fonda la vita. Uno dei passi fondamentali da percorrere è sicuramente quello di stabilire un contatto con i giovani, trasmettendo loro nozioni e riscoprendo insieme ad essi il piacere del lavoro manuale e del contatto con la natura. Mediante queste azioni si offre la possibilità di partecipare alle attività quotidiane della fattoria.  Otto gli interventi finanziati.

10. Sostegno attività agrituristiche;

Al fine di sviluppare la realtà rurale, appare fondamentale sostenere le attività agrituristiche del territorio attraverso il sistema di ospitalità diffusa e di accoglienza alternativa. Quella agrituristica è, sicuramente, un’attività con notevoli opportunità di sviluppo per il comprensorio del Basso Tirreno Reggino, proprio per la vocazione turistica e le ricchezze del suo territorio, per la bellezza del paesaggio rurale, per la posizione nel Mediterraneo, per le unicità enogastronomiche, per l’artigianato tipico e i rapporti umani schietti ed autentici. L’obiettivo è quello di dare nuova linfa ad un settore che, dopo un grande sviluppo, ha avuto una fase di stagnazione, affrontando i problemi legati ad una non sempre corretta gestione. Due gli interventi finanziati.

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Author: Cristina

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