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E’ stato presentato lunedì 20 Ottobre 2014, presso Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il progetto “Il Giardino delle Esperidi. Salvaguardia della biodiversità erbacea e frutticola dal Pollino all’Aspromonte”, promosso da AIAB Calabria in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Firab ed Arsac nell’ambito della Misura 214 az. 6 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Calabria.
Ad aprire i lavori, il prof. Giovanni Gulisano, Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, e il dott. Re Salvatore Moro, presidente di AIAB Calabria, i quali hanno ribadito il ruolo fondamentale della ricerca e della collaborazione tra enti pubblici e privati nell’attuazione di programmi di tutela e valorizzazione dell’agrobiodiversità calabrese. L’evento, che ha riscosso grande successo in ambito accademico, ha visto impegnati diversi relatori che hanno spiegato nei dettagli le azioni e le fasi del progetto “Il Giardino delle Esperidi”, la cui prerogativa consiste nel coinvolgimento degli agricoltori, nell’ambito della conservazione di ecotipi erbacei e frutticoli calabresi a rischio di erosione generica. Antonino Modaffari, responsabile dell’ufficio tecnico di AIAB Calabria insieme a Fabio Petrillo, divulgatore ARSAC, oltre alla presentazione del progetto hanno illustrando le attività svolte fino ad oggi, evidenziando le peculiarità dei campi sperimentali e i primi interventi di recupero delle varietà autoctone selezionate. Di seguito, gli interventi dei professori Rocco Zappia e Michele Monti del
Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, i quali si sono soffermati sulle specie arboree che erbacee di interesse agrario, presenti nel progetto. Di estremo interesse, l’intervento del Dott.re Salvatore Ceccarelli, sul “Il Miglioramento Genetico Partecipativo”, un metodo scientifico da lui ideato, sperimentato in diverse area agricole del mondo, dal Nord Africa, al Medio Oriente, dal Sud America all’India. Il Dott.re Ceccarelli ha posto l’attenzione
sull’importanza della partecipazione degli agricoltori nel processo di sviluppo di nuove varietà, affidando loro un ruolo centrale a livello decisionale, specie nella selezione delle sementi.
A chiudere la sessione, Vincenzo Vizioli, Presidente della FIRAB con una riflessione sull’importanza del metodo biologico nella salvaguardia ambientale, il quale ha ribaduto che il lavoro che si andrà a svolgere attraverso “Il Giardino delle Esperidi” sarà un lavoro di ricerca sinergico, tra soggetti pubblici e privati, uniti nell’idea che la tutela delle piante e dei frutti autoctoni è appannaggio esclusivo degli agricoltori, i veri custodi dell’agro-biodiversità regionale.
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