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“C’è parecchia incultura politica. Chi non vota favorisce il controllo; chi vota con coscienza si adopera a un cambiamento reale del sistema. Ma tale consapevolezza proviene dallo studio e dalla lettura di politica“.
È con queste parole di Antonio Scuticchio, autore di “500 regole”, che si è aperta la rassegna di eventi “Lazzaro Disobliata. Cultura d’Estate” svoltasi il 5-6-7 agosto presso la Sala Conferenze di un noto locale di Lazzaro di Motta San Giovanni.
Presenti al salotto d’Autore, Vincenzo Musolino, autore di “Eccezione e Trascendenza. La teologia politica di Carl Schmitt” e il giornalista Antonio Giuseppe D’Agostino.
“Occorre disobliare – ha detto Vincenzo Musolino – i due momenti della politica, la teoria e la tecnica, per cercare di salvare la politica, promuovendone un volto non più mediocre ma alto e informato”.
“Ma tale salvezza proviene dai libri, ha chiarito Antonio Giuseppe D’Agostino, libri in cui si parla di conoscenza di questa dimensione, e con i quali si rilancia la facoltà analitica di tale sfera, necessaria per insegnare la politica ai più piccoli, caricarla dei contenuti che oggi sembrano mancare e comprendere meglio quello che accade”.
Il 5 agosto si è discusso di diritto alla conoscenza, dell’assenza di conoscenza della storia politica italiana, di secolarizzazione della politica, di Europa, il 6 agosto si è invece concentrata l’attenzione sul mondo adolescenziale e su un fenomeno che non è più considerato un problema, ossia quello della droga, con la presentazione del Romanzo “OZZ” di Giuseppe Bagnato.
“Un libro che dà pugni allo stomaco – ha detto Giovanni Benedetto di Lazzaroturistica.it – ma che si legge con semplicità e mostra la bellezza di un messaggio forte per i più giovani: quello della speranza e della salvezza per mezzo dell’amore. Un libro che andrebbe letto a scuola, per immedesimarsi nella storia di Ozz ed evitare di finire nel vicolo cieco della tossicodipendenza.
“I ragazzi sono sempre più soli – ha spiegato l’Autore Giuseppe Bagnato – per via della tecnologia, della meccanicità della vita e di una società orientata esclusivamente al denaro, ed è difficili per loro, in alcuni casi anche a scuola, trovare dei punti di riferimento che gli diano coraggio e speranza. Il mio romanzo è dedicato a loro, parla di fragilità ma anche di tenerezza, quella attenzione che tutti ricerchiamo e ti cambia la vita in pochi istanti. Il mio romanzo è dedicato a loro, parla di fragilità ma anche di tenerezza, quella attenzione che tutti ricerchiamo e ti cambia la vita in pochi istanti”.
“Una vita che può cambiare in un attimo – ha dichiarato Giuseppe Antonio Martino, il 7 agosto nel corso della presentazione del libro “U ricriju r’u me’ cori” – anche per mezzo della poesia e in particolar modo con quella di Rocco Nassi, nella quale è possibile rintracciare la storia e la cultura del Meridione, ma anche un’osservazione approfondita della condizione umana, […]”.
La rassegna promossa dalla Casa editrice Disoblio Edizioni, in collaborazione con l’Associazione Eureka, la Biblioteca Auxesia e il portale d’informazione Lazzaroturistica.it, si è conclusa con un percorso di lettura poetica di Rocco Nassi, condotto dall’editore Salvatore Bellantone.
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