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Si è conclusa ieri, domenica 14 aprile, la Mostra “ARTE AL COPERTO”, organizzata dal Circolo MELI presso la struttura dell’Ex-Mercato Coperto di Melito Porto Salvo e giunta, quest’anno, alla sua terza edizione.
La quattro giorni di pittura, scultura, installazioni e fotografia si è aperta l’11 aprile alla presenza del Commissario Prefettizio del Comune di Melito, Rosanna Pennestrì, che ha sottolineato l’importanza della cultura per il riscatto civile e sociale di una comunità. Parole di apprezzamento per la qualità dell’esposizione, che valorizza i giovani talenti, sono state espresse anche dal Consigliere provinciale di Reggio Calabria, Pierpaolo Zavettieri.
Interessante l’incontro con gli artisti che ha caratterizzato la serata di sabato. Un momento di confronto col pubblico, moderato dal Presidente del Circolo MELI, Pasquale Pizzi, sulla tecnica e i materiali usati, la passione per l’arte e sulle sue prospettive come professione che richiede sempre maggiori occasioni e nuovi spazi per potersi esprimere.
Anna Maria Chirico racconta la lavorazione artistica del vetro mediante sabbiatura, tecnica originale che genera “creazioni inaspettate” e di grande pregio artistico.
“Plasmare e non scolpire”…ci tiene Francesco Palamara Mesiano a calcare la differenza per chi come lui ama “aggiungere” e non “togliere” materiali come avviene di norma nella scultura. “Lavoro molto la creta – afferma l’artista di Bova Marina – perché plasmare dal nulla una materia mi ha sempre emozionato… Creta e cera sono materiali sinceri e lì il mio tocco rimarrà impresso per sempre” dice Palamara per distinguere la sua tecnica da quella applicata a materiali duri come il bronzo e il marmo. E’ la volta, quindi, di Quintino Aroi che espone la “Gioconda più piccola del mondo” un’immagine minuscola resa possibile – spiega – utilizzando un solo filo di pennello…
Dalla tecnica figurativa sente il bisogno, invece, di approdare al materico Maria Carmela Borruto, di Melito, fra le più giovani espositrici, che spiega come un quadro grazie all’aggiunta di materiali diventa tridimensionale e gli arnesi da lavoro non sono più i pennelli ma le spatole se non addirittura le mani nude.
Bruno Aroi, scultore su pietra, si ispira alla figura femminile in combinazione con lo sport. Studio anatomico e dinamismo sportivo stanno alla base del corpo in movimento scolpito nelle opere del “vulcanico” artista di Saline Joniche, che non rinuncia ad essere innovativo ricercando sempre nuove ispirazioni e sperimentazioni.
Originale, infine, l’interpretazione artistica di Rita Nocera che nei suoi tre lavori intitolati “EMMA” riesce a fondere arte e letteratura, ispirandosi a donne forti ma fondamentalmente sole come la Emma di Flaubert.
Alla Mostra hanno esposto inoltre le loro opere: Biagio Alfieri, Valeria Chindemi, Pietro Cilione, Monica Cristiano, Teresa Gandini, Alessandra Gattuso, Tiziana Marra, Irene Nucera, Piero Perpiglia, Salvatore Platania, Fabrizio Raimondi, Elena Salvati, Giusy Sergi.
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