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Si è conclusa con successo la XXI giornata FAI di primavera a Lazzaro. Infatti nei giorni 23 e 24 marzo si è registrato un alto e inaspettato numero di visitatori presso “antiquarium leucopetra” giunti anche da altre località. Alto anche il numero di visitatori al Castello San Niceto di Motta San Giovanni.
Grazie al Fondo Ambiente Italiano è stata data la possibilità di conoscere e apprezzare gli importanti ritrovamenti effettuati nel territorio di Lazzaro durante le campagne di scavo eseguite dalla Soprintendenza ai beni archeologici di Reggio Calabria.
A fare da cicerone sono stati i ragazzi degli istituti: I.T.E. Raffaele Piria, liceo scientifico A. Volta, liceo Classico Tommaso Campanella, Istituto tecnico per geometri A. Righi e dell’Istituto magistrale linguistico di Reggio Calabria, che abilmente guidati nella lettura della documentazione e dei reperti esposti dai membri della Delegazione FAI, capo delegazione Rocco Vittorio Gangemi e dott.ssa- Maria Teresa Iannelli, hanno dimostrato profonda preparazione nello specifico settore.
Alla delegazione FAI abbiamo fatto osservare che una delle due colonne rinvenute durante gli scavi che hanno portato alla scoperta di più vani mosaici situati a fianco della Ss 106 risalenti a fine II-III d.c. sarebbe stata trasportata in via delle Rimembranze a Motta SG presso il monumento dedicato ai minatori di Motta San Giovanni, sulla quale è stata collocata una statua –mezzobusto- raffigurante il minatore. Visto che l’importante reperto non ha alcuna attinenza con il monumento dei minatori, la delegazione FAI si è impegnata a rappresentare tale circostanza nelle sedi opportune affinché si valuti che la colonna sia ricollocata nel sito ove è stata rinvenuta.
Questa associazione insiste nel richiedere un intervento di riqualificazione dei beni culturali presenti su tutto il territorio di Lazzaro, a tal fine sollecita il finanziamento regionale già accordato – ma non ancora erogato – che permetterebbe il miglioramento di alcune dotazioni tecniche dell’”antiquarium” e l’acquisizione e apertura al pubblico di un piccolo, ma significativo settore, dell’area archeologica già oggetto di scavi.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
Responsabile e coordinatore del territorio nazionale
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