Questo post é stato letto 26740 volte!
Buona la prima per “Il dolce di tutti i reggini”, la kermesse gastronomico-culturale è stata proposta dall’associazione degli Amici del Santuario del Volto Santo di San Gaetano Catanoso, dall’associazione culturale “Il giardino di Morgana” e da “La Voce del Sud”; un viaggio nelle origini dei dolci tipici della tradizione pasquale di Reggio Calabria, Arasì, Gallicianò e dell’Area Grecanica”.
L’evento, promosso presso l’Auditorium del Santuario del Volto Santo di San Gaetano Catanoso, ha seguito, a distanza di pochi giorni, le “Vie dell’amore”, l’iniziativa realizzata per il 54° anniversario della scomparsa del patrono della provincia di Reggio Calabria ed a cui hanno preso parte centinaia di fedeli provenienti da ogni dove.
L’evento di ieri si inquadra in una serie di iniziative tendenti alla valorizzazione del Santuario del Volto Santo di San Gaetano Catanoso, ancora oggi poco conosciuto persino in città.
“Attraverso piccole iniziative come questa, – ha spiegato Giuseppe Cilione, in rappresentanza de “La Voce del Sud” – è quello di diffondere la sua conoscenza all’interno del tessuto sociale cittadino ed anche oltre; così come da diffondere è la figura del Santo portatore di alto valori di carità cristiana, umiltà ed amore verso gli ultimi”.
Le prelibatezze della tradizione della città ma anche delle contrade collinari e dei borghi della nostra provincia sono stati letteralmente “passati al setaccio” da Domenico Guarna, presidente dell’associazione culturale “Il Giardino di Morgana” che, attraverso una serie di diapositive, ha illustrato origini e caratteristiche dei dolci pasquali. Oltre ai tradizionali cudduraci, Domenico Guarna, membro del laboratorio permanente e coordinatore delle attività di valorizzazione dei beni culturali, storici ed ambientali dell’associazione “Pensando Meridiano”, ha parlato delle “scaddateddhe”, del “musulupo” e dei jahuni di Arasì ed altre squisitezze nostrane offrendo anche una ricostruzione storica delle origini e dell’evoluzione delle varie peculiarità culinarie.
Chicca della serata, una videointervista realizzata da Domenico Guarna alla signora Maria Rodà, memoria storica di Gallicianò, che ha narrato alcuni aneddoti legati alla tradizione pasquale del piccolo borgo grecofono tra cui l’usanza di realizzare una nguta di 21 uova da parte di ogni fidanzata per il futuro marito.
Domenico Guarna e Giuseppe Cilione, hanno ringraziato tutto il gruppo di lavoro, le Suore Veroniche del Volto Santo per aver ospitato l’iniziativa, Michael Vadalà per il montaggio del video, Mariarita Sorbilli che ha lanciato l’idea dell’iniziativa e Carmelo Merenda per la grafica.
Diploma di merito per tutte le cuoche che con le loro “opere d’arte” hanno permesso la realizzazione dell’evento conclusosi con la degustazione dei “dolci di tutti i reggini”.
Questo post é stato letto 26740 volte!