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Proseguono a Brancaleone gli appuntamenti promossi dalla locale Pro-Loco. Ieri nella cornice del vecchio borgo abbandonato, di scena la cultura, con la presentazione del nuovo thriller esoterico di Domenico Rosaci, “La Zingara di Metz”.
Un’ oscura profezia, un rapido susseguirsi di colpi di scena e poi ancora l’eterna lotta tra il bene ed il male, tra zingari ed ebrei e un’ambientazione quanto mai attuale in una Francia del Nord calata nel più suggestivo stile gotico. Presenti all’incontro oltre all’editore Paolo Falzea ed all’autore Domenico Rosaci anche il giornalista Gianfranco Marino e lo scrittore Vincenzo De Angelis membro della deputazione di storia patria per la Calabria.
Il dialogo con l’autore si è snodato tra brevi letture dell’opera e la focalizzazione di alcuni punti salienti individuati nel lavoro di Rosaci. Dall’esoterismo all’ineluttabilità della vita, dall’incidenza delle forze occulte nelle dinamiche della società odierna alla scelta suggestiva dell’ambientazione del romanzo, Rosaci non si è sottratto alle domande di marino e De Angelis che hanno snocciolato alcuni temi di grande interesse e quanto mai attuali.
“Dall’incontro – spiega Carmine Verduci – presidente della Pro Loco di Brancaleone, emergono interessanti spunti di riflessione, che danno un quadro di insieme della nostra società, come forse non lo avevamo immaginato e su cui poco spesso ci si ferma a riflettere. L’opera di Rosaci – prosegue Verduci – ci ha dato la possibilità di accendere i riflettori non solo su un genere letterario davvero avvincente e coinvolgente, ma anche su problematiche sociali quanto mai attuali.
Oltre a questo – conclude il presidente della Pro Loco – la nostra soddisfazione è doppia, per avere, attraverso quest’ultima iniziativa, coniugato l’aspetto culturale, alla riscoperta del vecchio borgo di Brancaleone, una scelta, molto apprezzata dal pubblico presente ieri nel vecchio e suggestivo centro”.
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