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Cinque donne, di cui 3 incatenate al duomo di Duomo di Reggio Calabria, hanno dato vita ad una nuova protesta contro le sentenze di condanna e i processi in corso a carico di Giovanni Strangio, Giuseppe Nirta e Sebastiano Nirta accusati di essere a vario titolo i mandanti e gli esecutori della strage di Duisburg avvenuta il 15 agosto del 2007 in Germania.
“Vogliamo giustizia” é la frase scritta sulla T-Shirt che indossano e che ritrae i volti dei propri cari. In mano tengono un documento in cui sono esposte le ragioni della protesta ed accuse pesantissime nei confronti di esponenti e organi della giustizia italiana.
“Non siamo donne di ‘ndrangheta, stiamo facendo questo per chiedere aiuto allo Stato, al Ministro della Giustizia e a chiunque possa aiutarci. In carcere ci sono tre innocenti,- si legge nei fogli – accusati di un crimine non commesso che aspettano da anni gli sia riconosciuta la loro innocenza e poter così tornare ad abbracciare i loro figli, e riprendere le loro vite”.
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