Strage di Duisburg, familiari di Strangio e Nirta si incatenano davanti al duomo di Reggio Calabria

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Cinque donne, di cui 3 incatenate al duomo di Duomo di Reggio Calabria, hanno dato vita ad una nuova protesta contro le sentenze di condanna e i processi in corso a carico di Giovanni Strangio, Giuseppe Nirta e Sebastiano Nirta accusati di essere a vario titolo i mandanti e gli esecutori della strage di Duisburg avvenuta il 15 agosto del 2007 in Germania.

 “Vogliamo giustizia” é la frase scritta sulla T-Shirt che indossano e che ritrae i volti dei propri cari. In mano tengono un documento in cui sono esposte le ragioni della protesta ed accuse pesantissime nei confronti di esponenti e organi della giustizia italiana.

“Non siamo donne di ‘ndrangheta, stiamo facendo questo per chiedere aiuto allo Stato, al Ministro della Giustizia e a chiunque possa aiutarci. In carcere ci sono tre innocenti,- si legge nei fogli – accusati di un crimine non commesso che aspettano da anni gli sia riconosciuta la loro innocenza e poter così tornare ad abbracciare i loro figli, e riprendere le loro vite”.

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.

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