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Qualcosa sembra muoversi all’indomani dell’incontro tenutosi in Prefettura per fare il punto sulla drammatica situazione in cui versa la strada a scorrimento rapido Bova – Bova Marina chiusa al traffico a causa di un cedimento della carreggiata in contrada Lìmaca nel territorio comunale di Bova Marina, condizione che costringe chiunque debba raggiungere Bova e i territori montani di Africo e Roghudi a percorrere la vecchia e ormai malconcia provinciale triplicando i tempi di percorrenza.
Presenti all’incontro oltre ai rappresentanti della Prefettura anche i rappresentanti dei Comuni interessati, per Bova il vice Sindaco Gianfranco Marino e l’Assessore Pietro Mangiola, i sindaci di Africo Domenico Versaci e di Roghudi Agostino Zavettieri, il Commissario straordinario del Comune di Bova Marina Francesca Crea, l’Assessore provinciale all’ Urbanistica – Pianificazione ed Assetto del Territorio Giuseppe Pirrotta e il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri, presenti inoltre anche i rappresentanti della Protezione Civile Regionale nonché i tecnici del Comune di Bova Marina e della Provincia.
Chiaro l’orientamento espresso dal vice Sindaco di Bova e condiviso dagli amministratori presenti, quello cioè di agire in più riprese, dapprima e a stretto giro di vite ponendo in essere un tempestivo intervento che garantisca il ripristino parziale ed in sicurezza della viabilità con interdizione ai mezzi pesanti, in un secondo momento e comunque sempre a breve scadenza, programmare un intervento che veda coinvolti più soggetti istituzionali e che dirima definitivamente le problematiche relative alla precaria stabilità del sito in questione.
Proprio il vice Sindaco Marino nel corso dell’incontro ha ribadito la serietà della situazione che vede la gente di Bova costretta a fare i salti mortali per raggiungere la marina, evidenziando allo stesso tempo come la situazione più critica sia quella sul versante dell’assistenza sanitaria e del pronto intervento, sottolineando come in una situazione come quella di Bova, in assenza di guardia medica notturna, un’ambulanza attualmente impiega circa un’ora per raggiungere il primo ospedale. “È facile capire – spiega il vice Sindaco – quanto e quale sia lo sconforto della popolazione.
Proprio per questo, in assenza di provvedimenti celeri che assicurino la riapertura del tratto attualmente chiuso, garantendo quanto meno il passaggio a macchine e mezzi di primo soccorso, siamo pronti ad intervenire personalmente con mezzi e risorse proprie per sbloccare una situazione ormai insostenibile. Comunque – prosegue Marino – segnali positivi giungono da più parti. Da un lato la sensibilità dimostrata fin da subito dal commissario Straordinario di Bova Marina Francesca Crea conscia della gravità della situazione e pronta ad agevolare qualsiasi intervento risolutore che rispetti i canoni di legge, dall’altro la disponibilità dell’Amministrazione Provinciale pronta a venire in soccorso con un contributo economico per un primo intervento.
A tal fine è già in programma per la seconda parte di questa settimana la visita del presidente Raffa. Importante segnale anche da parte della Protezione Civile Regionale che attraverso il dirigente Salvatore Mazzeo si impegna a verificare già dalla prossima settimana lo stato dei luoghi attraverso un’opera di carotaggio del terreno, propedeutica a qualsiasi tipo di intervento. “L’opera di carotaggio – spiega proprio Mazzeo – durerà circa una settimana e darà risposte su come intervenire per ripristinare in sicurezza il tratto in questione possibilmente già entro questo mese.
Per quanto concerne la Provincia, altro segnale positivo è quello relativo alla predisposizione dell’ intervento di ripristino del tratto di provinciale franato in Via Campo del Comune di Bova che rappresenta un’altra importante situazione di criticità, per la quale, assicurano i tecnici della Provincia si è già provveduto a predisporre l’intervento. In attesa degli incontri in programma per la seconda parte di questa settimana che daranno contezza sulla tempistica reale di riapertura dell’importante via di collegamento, gli amministratori presenti hanno ribadito non solo la disponibilità ad intervenire con risorse e mezzi propri ma anche la ferma volontà di passare alle vie di fatto con prese di posizione anche drastiche qualora la situazione non si dovesse sbloccare in tempi ragionevolmente brevi.
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