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Pubblicato qualche giorno addietro “Storia e vita di San Leo”, quinto volume della collana Edizioni del Parco, edito da Laruffa. L’opera di Pasquale Faenza e Francesca Tuscano, ripercorre la storia, la vita e le gesta di Leone Rosaniti al secolo San Leo, protettore di Bova e Africo.
Le prime quattro pubblicazioni della collana voluta dal Presidente dell’Ente Leo Autelitano trattano rispettivamente de l’Aspromonte in vernacolo, gli alberi monumentali del Parco, monaci e monasteri in territorio di San Luca e una suggestiva ristampa riveduta e ampliata nella sua veste grafica di una monografia sulle bellezze e la millenaria storia di Bova.
Diverse e comunque interessanti le tematiche trattate in queste prime cinque uscite editoriali. Dalla poesia vernacolare che racconta la storia delle genti d’Aspromonte, alla natura con gli alberi monumentali. Dalla profonda religiosità basiliana testimoniata dei tanti resti di monasteri ritrovati per lo più nella Valle delle Grandi Pietre in territorio di San Luca alla monografia che racconta attraverso dipinti e didascalie la storia e la cultura dei luoghi, per concludere con un omaggio ad un Santo, monaco basiliano, tra i più amati e venerati nel territorio d’Aspromonte. “quest’ultima opera – dice il presidente Autelitano – va a completare una prima parte di percorso attraverso la quale abbiamo voluto puntare in modo inequivocabile sulla cultura come volano di promozione del territorio.
Tutte importanti e suggestive le tematiche individuate per queste prime cinque pubblicazioni. L’ultima opera curata da Pasquale Faenza e Francesca Tuscano vuole rendere omaggio alla figura di un monaco basiliano e soprattutto un Santo che nell’immaginario collettivo della gente di Africo e Bova ma anche delle altre genti d’Aspromonte in particolar modo quella del versante orientale, occupa un posto di primissimo piano.
L’intento di valorizzare il territorio del Parco Nazionale attraverso l’editoria e la fruizione dell’immenso patrimonio storico, artistico, religioso e naturalistico si sta rivelando quanto mai riuscita, un successo – conclude Autelitano – testimoniato dal gradimento riscontrato dalle prime quattro pubblicazioni, lo stesso che siamo sicuri riscuoterà anche quest’ultima importante opera”.
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