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di Francesco Iriti
“Ribadisco che Cristo si è fermato a Melito”. Utilizza nuovamente questa frase provocatoria il consigliere provinciale Bernardo Russo “in modo un po’ provocatorio per rammentare l’atteggiamento indifferente che si registra nei confronti della statale 106, ribattezzata, purtroppo, statale della morte”.
Le preoccupazioni di Russo sono evidenti e sottolineano un problema palese a tutti. “Questa volta mi rivolgo non solo all’Anas ma anche al prefetto di Reggio Calabria ed al governatore della Regione Calabria affinché – aggiunge Russo – prendano in visione questa importante problematica che continua a rimanere irrisolta con enormi rischi per gli automobilisti in transito”.
Chiaro il riferimento al progetto messo in atto “i cui lavori per l’ampliamento e la messa in sicurezza riguarderanno solo il tratto compreso fra Reggio e Melito Porto Salvo mentre da questa cittadina fino a Palizzi la situazione, alquanto grave, sembra destinata a rimanere immutata”. La disamina è molto ampia e si estende fino al comune di Palizzi dove “da diverso tempo ormai, i lavori a Palizzi sono fermi e conseguentemente molti operai sono in cassa integrazione. Pertanto, chiedo agli organi preposti di sbloccare questo impasse – afferma il consigliere provinciale – per far proseguire il completamento di un’opera di importanza vitale per la gente di tutta la costa jonica, mortificata e penalizzata da questa eterna incompiuta.”
L’attenzione si sposta, quindi, sulla manutenzione straordinaria della strada “per la quale non mi spiego la curanza nel tratto suddetto, ovvero fra Melito e Palizzi. Qui la vegetazione, ai bordi delle strade, sta invadendo le carreggiate, intralciando il traffico e la visibilità ottimale – continua Russo – degli automobilisti; in più non viene effettuata da tempo la pulizia delle cunette con il rischio che, alle prime abbondanti piogge, vi sia un allagamento del manto stradale con il conseguente mancato deflusso delle acque piovane.“
“Senza dimenticare la carenza di illuminazione presente nelle gallerie – si apprende da Russo – presenti lungo questo tragitto a testimonianza, ulteriore, di una preoccupazione generale”.
“Mi appello, dunque, alla sensibilità ed al senso di responsabilità degli enti preposti e delle istituzioni superiori chiamate a vigilare, in particolare all’Anas che ricopre un ruolo precipuo in questa problematica, affinché si arrivi ad una celere risoluzione – conclude il consigliere provinciale – dello stato emergenziale in cui versa la statale 106. Sollecito i sindaci dei comuni interessati affinché prendano anch’essi posizione su una questione che riguarda l’incolumità degli stessi cittadini dell’area grecanica e non solo, che ogni giorno, transitano sulla statale jonica. “
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