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Il patrimonio culturale e tradizionale della Calabria meridionale possiede caratteristiche e peculiarità talmente uniche e particolari che risulta veramente difficile accostarlo a qualsiasi altro. Se l’isolamento ha inciso notevolmente sulla conservazione del linguaggio e delle tradizioni è il tempo che ne ha plasmato l’indissolubilità affondando le proprie radici all’epoca della colonizzazione greca dell’VIII secolo a.C..
Inconsciamente e senza accorgersene i cittadini dell’Area Grecanica della provincia di Reggio Calabria, continuano a esprimersi in dialetto romanzo utilizzando un lessico, una formazione sintattica e una fonetica che sono propri della lingua greca e che per questo è importante proteggere e promuovere. Con questi presupposti il Settore Minoranze Linguistiche dell’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, nell’ambito del Progetto per la valorizzazione della lingua e della cultura grecanica, ha fatto ripartire, lo scorso mese di Aprile l’attività degli Sportelli Linguistici.
Il progetto denominato “Immìa”, finanziato con i fondi della legge 15/99 n. 482 recante “norme di tutela delle minoranze linguistiche e storiche”, fa parte dell’ottava annualità. L’annualità in corso, come peraltro tutte le precedenti, prevede l’istituzione, presso i comuni dell’Area, di Sportelli Linguistici gestiti da personale formato allo scopo di mantenere vivo l’interesse per questa cultura millenaria che caratterizza la storia e l’evoluzione linguistico-culturale dell’intera zona.
Fanno parte dell’Area Grecanica i sedici comuni della provincia di Reggio Calabria che sono riusciti a conservare la lingua greca. Tra questi: Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Cardeto, Condofuri, Melito Porto Salvo, Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Palizzi, Reggio Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, San Lorenzo, Staiti, tutti sono accomunati dallo stesso patrimonio tradizionale, culturale, musicale, storico e archeologico che li ha accompagnati per 28 secoli, andche se allo stato attuale, l’area elleno fona, quella dove si continua a parlare la lingua, coincide con i cinque comuni che fanno da corona alla fiumara Amendolea e cioè Bova, Condofuri con la frazione Gallicianò, Roghudi e Roccaforte del Greco.
Nei sedici comuni che compongono l’area grecanica in senso amministrativo, gli Sportelli linguistici hanno il compito di tutelare, valorizzare e promuovere tra i cittadini, i turisti, i viaggiatori, nella scuola, nelle istituzioni e nelle associazioni culturali, la lingua e la cultura dei Greci di Calabria. L’assessore della provincia di Reggio Calabria, Mario Candido, delegato alle Minoranze Linguistiche, grande appassionato di questa cultura e forte sostenitore degli Sportelli Linguistici, ha espresso soddisfazione per l’inizio dell’annualità manifestando la sua completa disponibilità e il suo pieno appoggio a tutte le iniziative e le proposte che vanno nella direzione prevista dal progetto.
Gli interpreti e traduttori che operano presso gli sportelli, oltre a promuovere la tutela e la diffusione della lingua e della cultura dei Greci di Calabria, forniscono informazioni sulla normativa nazionale e regionale in materia di Minoranze Linguistiche nonché sulle attività che sul territorio vengono svolte dall’Amministrazione Provinciale, dagli altri enti e dalle associazioni che da anni si occupano di questo argomento.
Nel 2004, con il progetto dell’annualità 2001, la Provincia di Reggio Calabria ha istituito gli Sportelli linguistici e da quel momento non ha mai smesso di occuparsi di questa materia, realizzando convegni, escursioni, corsi di formazione, pubblicando guide, libri, prodotti multimediali a sostegno della promozione e valorizzazione della lingua e della cultura dei nostri avi, facendo in modo che la popolazione venisse a conoscenza di questo patrimonio comune condividendone gli aspetti che fanno di questa lingua la nostra lingua, di questa cultura la nostra cultura, di questo territorio il nostro territorio.
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