Sport e Parrocchia, al via corso per operatori attività motoria

Sport e Parrocchia

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Sport e Parrocchia. Sabato 20 ottobre ha avuto inizio il Corso per operatori di attività motoria in parrocchia, organizzato dall’ Ufficio Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport dell’Arcidiocesi di Reggio -Bova.

Sport e Parrocchia, corso per operatori di attività motoria

L’iniziativa è stata accolta in modo favorevole dal CONI Regionale e dal CIP Calabria che affiancheranno l’Ufficio Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport in questo percorso che andrà oltre alla formazione. Infatti, come ribadito dal presidente Scagliola del CIP e dal direttore della Scuola Regionale dello Sport del CONI, prof. Albino, lì dove necessità, i due enti daranno un supporto agli educatori nelle parrocchie che operano con i bambini e i giovani.
Dalla presentazione del corso, le cui linee guida sono state presentate dalla coordinatrice del corso, Clementina Tripodi, si è evinto il ruolo e l’importanza degli educatori per la crescita dei bambini e dei ragazzi. Essi sono il modello di riferimento dei giovani che frequentano la parrocchia; centro di aggregazione per eccellenza e di sviluppo della persona.

Il connubio Sport e Parrocchia

Il connubio Sport e Parrocchia non è strano. Entrambi sono portatori di valori positivi per l’individuo, come ha detto il direttore dell’Ufficio dello Sport della Curia, Don Nuccio Cannizzaro.
In una società come quella odierna, dove sempre meno vige la correttezza, l’accoglienza, la lealtà; dove il valore primario non è l’essere umano ma il possesso e il potere. Un mondo in cui è più importante l’apparire che l’essere; allora è necessario che si cerchi di indurre un cambiamento culturale. L’essere umano ha insito in sé il concetto di bene e male, di giusto ed ingiusto, di bello e brutto, di perfetto e imperfetto. Sta a tutti noi cercare di far prevalere il positivo presente nell’uomo.

Lo sport portatore di valori

Lo Sport può aiutare in quanto portatore di valori quali: lealtà, fraternità, accoglienza, conoscenza di sé, dei propri limiti e il superamento di essi fin dove è possibile.
Da qui l’iniziativa dell’Ufficio Pastorale di cercare di creare una rete di relazioni con enti, istituzioni, scuola che possa creare uno scambio di esperienze e conoscenza che cambiano la cultura nel territorio; di porsi al servizio della persona che fa sport e delle società sportive che animano e promuovono lo sport, di creare le condizioni e determinare le iniziative affinchè allo “sportivo” siano procurati tempi e spazi per la sua piena, integra, autentica perfezione umana e spirituale.

Lo sport che abbatte le barriere

La parrocchia e gli educatori, che in essa operano, molto possono fare tramite e grazie allo sport per abbattere le barriere culturali verso coloro che vengono visti come diversi, solo perché disabili. Ma lo sport dimostra come essi non lo siano; ma possono con forza, volontà e gioia riuscire a superare quello che sembra un limite, purchè gliene sia data l’opportunità.

La prima giornata si è conclusa con un richiamo alla Carta Europea dello Sport – Rodi 1992:
Art. 2 comma I – Definizione di sport: “qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica; lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli”.

Il corso è strutturato in quattro moduli e si concluderà il 4 dicembre 2018.
Il secondo Modulo si svolgerà il 5 novembre presso l’ Access Point di Roghudi Nuovo, per la zona ionica. Il 6 novembre invece, presso il Salone della Chiesa San Giorgio al Corso di Reggio Calabria.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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