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Spopolamento Calabria. Giuseppe Bombino: “Ogni anno 10.000 persone vanno via dalla Calabria. In prevalenza sono giovani, e appartengono all’Umanità; alla stessa Umanità africana e mediterranea che vorremmo accogliere.
Spopolamento Calabria, la nota di Bombino
Di seguito la nota di Giuseppe Bombino – Responsabile Territoriale di “Cultura e Identità”
per la Città di Reggio Calabria e Provincia.
“In questa strampalata geografia del Sud che è stata disegnata, le operazioni aritmetiche hanno sempre il segno meno: sono di più, tra i “nostri”, quelli che sono dovuti scappare; sono di meno, tra chi arriva, quelli cui promettiamo il posto di chi è dovuto andar via.
Qualcuno ha profetizzato che i nostri Borghi possono essere abitati dagli Artisti e dai Poeti. Noi li aspettiamo! A patto che non vi traggano solo l’ispirazione per le loro astratte opere; ché mentre dipingono i quadri e scrivono versi, intanto, le pietre cadono, le montagne scivolano e i campi non danno frutto.
Qualcun altro ha detto che i nostri piccoli paesi possono essere popolati dai migranti. Sono i benvenuti! Purché anche chi ci è nato possa scegliere di rimanere”.
“La migrazione dei nostri giovani non è meno drammatica”
“Si vuol coprire con un mantello di “Umanità” quella stessa Sostanza Umana che è stata lacerata e separata. Ma la migrazione dei nostri giovani non è meno drammatica. Non capite che il cuscino su cui poggia la testa un “nero” è ancora bagnato delle lacrime di un “bianco” che è appena andato via.
Ditemi, ora, di quale accoglienza parlate!?! Che stravagante storia è questa!?!
Noi vogliamo attenzioni e carezze per chi arriva; ma pretendiamo più coraggio e lealtà per chi, dei nostri, vuol rimanere. E non ci fate un’altra predica, ora, ché il vostro Vangelo al rovescio ha capovolto il senso della Solidarietà e diviso in due anche l’Umanità, aprendo gli occhi da una parte, voltando le spalle dall’altra”.
Spopolamento Calabria, “Scappa chi non ha possibilità di scegliere”
“Contatela questa Carne Umana …! Ma, se lo fate, scrivete i numeri nella stessa colonna. Allora, contiamo: dal mare ne arriveranno 10, dalla terra se ne vanno 100; risultato – 90, che vuol dire 10 giovani “neri” lontani dalle loro Madri e 90 Mamme “bianche” lontane dai loro figli.
Ecco come si svuota la Calabria: umiliando chi ha studiato, che scappa; deridendo chi ha il talento, che parte; mortificando chi coltiva la terra, che emigra. Ma proprio voi che avete spento il Sud dell’Italia ora pretendente di illuminare un altro Sud che è mille volte più grande e affollato. Dovreste capire che con la vostra ipocrisia state soltanto obbligando i Popoli a vagare sul mappamondo; di Stato in Stato, di Continente in Continente, aggiungendo un dolore laddove c’è già un’afflizione, progettando conflitti e ostilità per la prossima epoca.
Scappa chi non ha possibilità di scegliere, chi non può continuare e prova vergogna, chi non vuole consegnarsi e si allontana”.
P.S.
In questo scritto, i pronomi possessivi “nostro” e “loro”, non sono utilizzati quale segno di separazione, bensì per evidenziare la responsabilità di chi, non comprendendo la vera portata dei fenomeni della storia, trasferisce i problemi verso il corpo più debole della società, precostituendo le condizioni per “dividere”, “frammentare” e “allontanare” i Popoli. Chi mi conosce, sa bene che credo nell’Umanità Unica e Indivisibile e nell’Universalità dell’Uomo.
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