Sostegno SUL Calabria ai lavoratori del Porto di Gioia Tauro

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La crisi che sta duramente colpendo i  lavoratori del Porto di Gioia Tauro richiede un’immediata presa di posizione da parte delle istituzioni affinché si ricomincino a progettare operazioni di sostegno economico concrete, a cominciare dalla riattivazione degli impegni sulle politiche attive che consentirebbero a tante famiglie di affrontare con più serenità i tanti periodi di Cassa Integrazione cui sono soggette.

I  fondi ci sono, come già verificato con i dipartimenti regionali competenti e non ci possono essere scuse. Basta attingere ai fondi previsti dalla Legge 236/93 e ai fondi  FSE per dare finalmente risposte concrete a tutti i lavoratori del terminal. Lo chiediamo alla Giunta Regionale, ed in particolare al vicepresidente Antonella Stasi che si è sempre dimostrata sensibile alle problematiche dei lavoratori del Porto.

Tenuto conto che le disponibilità finanziare esistono e possono essere utilizzate allo scopo non resta altro che attivarsi per tempo al fine di garantire un’integrazione al salario dei lavoratori in cigs. I fatti sono la migliore politica che si possa fare e a proposito di fatti, oltre alle politiche attive, alla Regione vogliamo rinnovare la richiesta già inoltrata all’Assessorato ai Trasporti della Regione Calabria e per conoscenza anche all’onorevole Stasi ed al Sindaco di Rosarno  Elisabetta Tripodi, relativa  alla necessità di istituire un collegamento stabile tra la dorsale Ionica ,  Rosarno  ed il  Porto di Gioia Tauro che tenga conto anche delle esigenze legate ai turni dei lavoratori del porto.

Queste proposte o sollecitazioni, frutto di un ricercato e voluto confronto costruttivo tra le parti, servono a dare respiro e sostegno alle difficoltà quotidiane dei lavoratori, ma la politica non può essere miope e l’attenzione ai problemi reali dell’area portuale e della Piana non possono cadere in secondo piano, ma devono essere la priorità della politica calabrese.

C’è ancora molto da fare e tante cose non dipendono solo dalla politica calabrese, anche se questo non può essere considerato un alibi. Si deve essere capaci, tutti gli attori protagonisti, a coinvolgere il Governo sui problemi del nostro territorio. Ci si deve confrontare in modo trasparente e aperto in modo da fugare ogni dubbio su possibili inciuci. Si deve ritornare a dare risposte concrete ai reali problemi dei cittadini, dei lavoratori e del territorio.

La brutta immagine di questi giorni relativa al progetto del Rigassificatore mette a nudo i “ritardi” della politica. La forte tensione emersa è frutto di un evidente mancanza di confronto con il territorio e dell’arroganza di una politica nazionale che pensa di poter decidere con forme antidemocratiche sulla pelle dei cittadini della Piana che stanno pagando già un duro prezzo per le politiche sbagliate.

Con questo non si intende minimamente giustificare forme di protesta offensive o violente e si coglie l’occasione per esprimere pubblicamente solidarietà al Presidente della Camera di Commercio Dott. Lucio Dattola e a tutti i componenti del Comitato Portuale che hanno dovuto subire loro malgrado lo sfogo e il grido di aiuto lanciato dai manifestanti. Un grido, quello dei manifestanti, che non può essere sottovalutato e non può restare inascoltato. Solo una consultazione democratica potrà farci uscire dal guado, qualsiasi altra cosa si farà, anche se obbligata, metterà a disagio ed in forte difficoltà i protagonisti. Speriamo che prevalga il buon senso e la democrazia.

Il Segretario Regionale SUL Calabria

Carmelo Cozza

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Author: Cristina

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