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In questi giorni, un atto di inaudita violenza ha colpito la nostra Presidente, Luisella Marra. Lo sconcerto, nostro, e dell’intera comunità dell’area grecanica, è provocato non soltanto dal fatto che ciò sia accaduto, ma che sia accaduto in prossimità del Natale: in un periodo, cioè, in cui anche i cuori di pietra dovrebbero, in qualche modo, ammorbidirsi per provare quella capacità di aprirsi al prossimo che rappresenta la cifra dell’Umano.
E invece, cinismo, violenza, disumanità, hanno siglato un gesto ignobile, in un momento particolare, in cui sia i cristiani, sia laici, credenti o atei, alimentano dentro la loro anima, col ricordo dei piccoli gesti, degli affetti, della tenerezza, la fiammella della speranza di un mondo meno brutale.
Ciò che è accaduto ha provocato sgomento, perché ha dimostrato che, come scriveva Henry James, “il male è insolente e forte”, ma dall’altro lato, la solidarietà e l’affetto che stanno circondando Luisella e la sua famiglia dimostrano un‘altra cosa: che la capacità di avere un cuore palpitante, e di saperlo esprimere nei rapporti con gli altri, ripaga, anche se solo moralmente – ma non è poco – del danno che la brutalità può provocare.
Nell’esprimere a Luisella e alla sua famiglia la nostra solidarietà e il nostro affetto, e nell’augurare a lei e ai suoi cari la luce della serenità e del sorriso, auspichiamo che i responsabili dell’atto criminoso siano trovati e posti di fronte alle loro responsabilità, affinché nel nostro comprensorio si affermino le garanzie e le condizioni necessarie per vivere e lavorare con la dovuta tranquillità.
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