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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
“Una manifestazione riuscitissima”. Sono euforici i rappresentanti del movimento del “No al carbone” che nella giornata di ieri hanno preso parte alla manifestazione tenutasi a Coira (Canton Grigioni) in Svizzera per protestare contro l’intenzione della multinazionale dell’energia Repower di costruire a Brunsbüttel (Germania del nord) e a Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria due centrali a carbone per un importo di 4.5 Miliardi di euro, con una potenza di 3120 Megawatt.
Circa 40 le persone, in rappresentanza delle 72 associazioni dell’area grecanica, che si sono unite alle altre persone che hanno inscenato questa protesta organizzata dalle associazioni svizzere per sostenere le ragioni dell’ambiente e della salute dei cittadini calabresi, liguri, veneti, italiani ed europei.
Non è mancato l’apporto anche dei rappresentanti provenienti da Porto Tolle e dalla Pianura Padana dove incombe la costruzione della centrale a carbone. Durante la mattina, il corteo ha visitato una centrale idroelettrica prima di manifestare direttamente davanti alla sede della Repower. Intorno alle 14, invece, spazio alla conferenza stampa con vari interventi in rappresentanza dei vari gruppi provenienti dall’Europa e dal mondo.
Per il coordinamento del no al carbone ha preso la parola Nuccio Barillà di Legambiente che si è dimostrato soddisfatto per l’esito della manifestazione. Un ulteriore conferma del fatto, come sottolineato anche dagli altri manifestanti, “che una rappresentanza dell’area grecanica si è sobbarcata quasi 4000 mila chilometri per essere presenti alla manifestazione mantenendo l’impegno nei confronti del territorio e di coloro che con il loro aiuto ci hanno permesso oggi (ieri, ndr) di essere qui in Svizzera”.
Bisogna ricordare che per sostenere le spese di viaggio il coordinamento delle associazioni dell’area grecanica per il NO ha avviato nelle scorse settimane una campagna di sensibilizzazione e di presenza sul territorio attraverso, anche, la vendita delle magliette create per l’occasione al fine di reperire i fondi necessari.
Oltre alle parole del WWF e di Legambiente del cantone dei Grigioni, delle associazioni ambientaliste della Germania, e di altri esponenti del No, grande attenzione è stata prestata alla testimonianza di una rappresentante colombiana che ha reso noti “i problemi che già si riscontrano nelle cave dove viene estratto il carbone”.
La giornata è terminata con la festa di chiusura sulla Turnerwiese con il concerto dei Kalafro e il sonu a ballu degli Arghia.
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