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“Con estremo piacere e sorpresa ho appreso la proposta, non proprio originale, avanzata da alcuni europarlamentari i quali hanno suggerito di smantellare la Concordia al porto di Gioia Tauro – afferma il Presidente Nesci – l’iniziativa trova il mio pieno sostegno, in quanto sono stato io il primo a proporla appena sono venuto a conoscenza delle decisione di avviare le operazioni di eliminazioni delle armi nucleari passando dal porto calabrese, quindi due settimane fa”.
L’associazione per la difesa dei consumatori dal 16 gennaio si è fatta promotrice dell’idea di indicare lo stesso porto per le operazioni di smantellamento della Costa Concordia, un porto che, visto la tanto decantata eccellenza infrastrutturale, poteva essere utilizzato anche per il suddetto intervento che avrebbe, inoltre, avuto il vantaggio di creare nuova occupazione.
Alla richiesta si sono aggiunti anche una parte degli assessori di Catanzaro che hanno inviato al Presidente Letta un ordine del giorno con la medesima istanza, uscendo dall’empasse che li aveva inizialmente colpiti.
“Spero sinceramente che arrivino proposte concrete da più parti per rilanciare di nuovo il porto di Gioia, in quanto – aggiunge il Presidente dell’U.Di.Con – è un punto strategico per il Mediterraneo e potrebbe finalmente essere sfruttato per importanti traffici, non solo per quelli a cui è stato associato finora”.
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