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Prosegue inesorabile la conta dei danni all’indomani dell’alluvione lampo che quattro giorni addietro ha piegato l’Area grecanica ed in particolar modo il centro aspromontano di Bova flagellato da frane e smottamenti di diversa entità.
Nonostante l’incessante opera degli addetti del Comune coordinati dall’Amministrazione Comunale, che ha portato al pronto ripristino di alcune delle vie di accesso principali e l’intervento risolutore su alcune delle situazioni di maggiore criticità, la situazione rimane ancora drammatica con sette nuclei familiari residenti in alcune frazioni del comune, ancora totalmente isolate.”
A tal fine – spiega il Sindaco Santo Casile – stiamo lavorando alacremente ormai da tre giorni per garantire il ripristino di alcune arterie principali e per mettere in sicurezza alcune aree fortemente a rischio frana. Al momento – prosegue Casile- le situazioni più gravi rimangono quelle nelle contrade Muto-Cavalli, Vercei, Luppari e Brigha tutte aree rurali praticamente ancora isolate.
Abbiamo già provveduto ad allertare la Protezione Civile, la Regione Calabria e la Provincia di Reggio Calabria segnalando le criticità, e ci siamo già attivati tramite i nostri uffici a predisporre i modelli di segnalazione danni per i privati al fine di avare già una stima reale anche sui patrimoni privati.
Tra gli interventi d’urgenza già effettuati c’è la messa in sicurezza del tratto di strada provinciale in Via Campo fortemente danneggiata dal parziale crollo della carreggiata. L’opera di deviazione delle acque è stata possibile anche grazie all’utilizzo della manodopera idraulico forestale garantita tramite un accordo con l’Azienda Forestale Regionale.
A tal proposito – prosegue il primo cittadino – un particolare ringraziamento va al dirigente regionale Afor Federico Postorino che richiamando dalla cassa integrazione tutti gli operai idraulico forestali ha permesso un’importante opera di primo intervento sulle aree colpite. Un altro doveroso ringraziamento va al dirigente regionale del Consorzio di Bonifica Giandomenico Caridi che ha messo a disposizione uomini e mezzi.
Le operazioni di primo soccorso hanno visto protagonisti anche gli uomini dell’Arma della locale Stazione Carabinieri, i lavoratori Lsu-Lpu, e i volontari dell’Anpana Gepa attualmente impegnati in un’opera di monitoraggio del tratto di strada a scorrimento rapido Bova-Bova Marina interessato da un vasto movimento franoso.
La conta dei danni – conclude Casile – ci consegna un bilancio se pur parziale già abbastanza sconfortante al quale non possiamo assolutamente fare fronte con le nostre sole forze, urge perciò un aiuto da parte delle autorità competenti al fine di garantire quanto possibile la ripresa della normalità in un territorio profondamente ferito e messo letteralmente in ginocchio. Già la prossima settimana saremo a Catanzaro per fare il punto sulla situazione e auspicando non solo l’arrivo degli aiuti in termini economici ma anche e soprattutto che gli stessi arrivino in tempi ragionevolmente brevi”.
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