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Nel corso di un servizio di rastrellamento nel territorio di Sinopoli eseguito dai militari Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria unitamente al personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Vibo Valentia, sono stati scoperti in una zona aspromontana in località Sinopoli Inferiore, due rifugi abitabili costituiti da lamiere completamente occultate nella fitta vegetazione, presumibilmente utilizzati dai catturandi per sottrarsi alle ricerche.
La località e la posizione degli stessi è compatibile con gli spostamenti effettuati dall’ultimo latitante arrestato pochi giorni fa, Macrì Antonino. Nelle baracche, dotate di brandine e coperte, sono stati rinvenuti, abilmente nascosti, armi ed esplosivo. In particolare, 2 pistole calibro 7.65 con matricola abrasa, 800 grammi di dinamite a base di nitroglicerina costituita da 5 panetti di gel, due detonatori elettrici e varie cartucce di fucile e pistola.
Nelle vicinanze dei rifugi è stato scoperto altresì un tubo di grosse dimensioni completamente interrato, verosimilmente utilizzato per l’occultamento di materiali di provento illecito. Sul posto sono intervenuti gli artificieri dei carabinieri che hanno messo in sicurezza il sito e su disposizione dell’autorità giudiziaria hanno effettuato una piccola campionatura del materiale esplodente e fatto brillare la restante parte.
Tutto il materiale è stato posto sottosequestro e verrà inviato al Reperto Investigazioni Scientifiche per accertamenti tecnici. Proseguiranno le attività di controllo del territorio dei Carabinieri soprattutto nelle zone più impervie dell’Aspromonte, teatro spesso della consumazione di reati in genere.
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