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Come Responsabile Regionale del Dipartimento Pari Opportunità Udc, ma soprattutto come donna, plaudo all’ iniziativa della Presidente della commissione regionale Pari Opportunità, Giovanna Cusumano, che, due giorni fa ha presentato, nella sede del Governo Regionale, una proposta per la riforma della legge elettorale che prevede l’introduzione della doppia preferenza di genere.
Già da tempo il nostro partito, sempre attento e sensibile alle politiche di genere, ha avviato , su proposta della nostra Responsabile Nazionale Prof.ssa Marisa Fagà, iniziative funzionali al raggiungimento di una effettiva democrazia paritaria in coerenza con il dettato costituzionale ( artt 3, 51, 117 ) e con la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Il problema della sottorappresentazione delle donne nei luoghi decisionali della politica ( quante donne siedono negli scranni di palazzo Campanella? ) evidenzia il persistere di una condizione di disparità politica sulla base del genere e costituisce l’indicatore di un basso tasso di democraticità del nostro sistema.
La questione non si limita solo ai dati quantitativi, ma investe la concreta possibilità per una delle componenti della società di incidere sui processi decisionali e di “ fare” le politiche
Il ventaglio delle possibili soluzioni, per il pieno esercizio dei diritti politici, è ampio e la scelta non può prescindere dal sistema elettorale di riferimento, ma qualsiasi soluzione dovrebbe essere comunque accompagnata da un mutamento di tipo culturale, sulla base di un processo di democratizzazione dei partiti politici e della volontà di autovincolo e autoriforma degli stessi.
L’auspicio è che la questione venga assunta come una delle priorità dell’agenda politica, poiché un intervento normativo, nella condizione attuale, non è più rinviabile .
Alla luce di queste considerazioni mi associo , dunque, in rappresentanza dell’UDC ,all’iniziativa della Presidente della Commissione Regionale P.O, invitando tutte le donne e tutti gli uomini che credono in un mondo di eguali, a voler sottoscrivere la petizione lanciata dalla stessa . Sono sicura che in breve non solo raggiungeremo la quota prevista di 5000 firme, ma la supereremo e di molto perché è solo rimuovendo le condizioni di discriminazione e di svantaggio che si realizzerà quella democrazia piena, matura e paritaria a cui tutti auspichiamo.
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