A Siderno siglato accordo per Progetto Reiki e Oncologia

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E’stato siglato nei giorni scorsi presso la sede del Centro di Assistenza Oncologica l’accordo tra l’A.C.P.S. Zehyria, attraverso il suo legale rappresentante Annunziato Gentiluomo, l’A.C.S.D. ArtInMovimento, nella persona del Segretario Chiara Trompetto, l’Associazione Salvamento Locride Mare, nella figura del direttore territoriale Giuseppe Pelle, e il Centro di Assistenza Oncologica suddetto mediante la sua coordinatrice delegata Emiliana Flamingo, per dare l’avvio al progetto Reiki e Oncologia.

Si tratta della prima realtà calabrese che introduce una disciplina bionaturale, quale è il Reiki, fra i propri servizi per tutti i malati oncologici che lo richiedessero.
Il Progetto Reiki e Oncologia prevede che gli operatori Reiki delle associazioni Zephyria e ArtInMovimento offrano gratuitamente presso la sede distaccata di Siderno quattro ore di trattamenti settimanali indirizzati a malati oncologici, secondo le priorità decretate dalla coordinatrice del Centro di Assistenza Oncologica. In principio opereranno Miriam Lacopo e Manuela Romeo, in attesa del coinvolgimento di altri operatori.

Rientra nel Progetto Reiki e Oncologia un corso di formazione di una giornata per operatori Reiki, organizzato dalle Associazioni Zephyria e ArtInMovimento e curato dal proprio docente Annunziato Gentiluomo, presso la sede del Centro di Assistenza Oncologica di Siderno, per affinare la tecnica e ben indirizzarla ai soggetti oncologici.
Inoltre si prevede il monitoraggio dei risultati della pratica Reiki sui tali malati attraverso la compilazione di un questionario anonimo, elaborato dalle parti in questione e sottoposto della coordinatrice delegata del Centro di Assistenza Oncologica di Siderno. Dopo il primo anno di collaborazione, si discuteranno all’interno di un Convegno i risultati elaborati dalla raccolta dati effettuata.

Il Reiki è uno strumento di riequilibrio energetico che lavora sul piano fisico, emotivo, mentale e spirituale. Si attua attraverso il semplice contatto o la prossimità delle mani adagiate sul corpo di chi riceve un trattamento. Induce uno stato di rilassamento e benessere, favorisce lo scioglimento dei blocchi energetici e stimola i naturali processi di auto-guarigione, sollecitando le risorse del singolo e migliorando complessivamente la qualità di vita. Ottimo in condizioni di stress, di momenti di tensione e quando bisogna mantenere una certa chiarezza per prendere importanti decisioni. Sono stati riscontrati benefici nei seguenti ambiti: psichiatrico, oncologico, pediatrico e geriatrico.

“Siamo felici di poter offrire ai nostri “compagni di viaggio” anche questo utile e benefico supporto, privo di qualsiasi effetto collaterale. In prima persona l’ho provato e mi sono sentita sostenuta, accompagnata e compresa, Ho vissuto un’esperienza luminosa e rigenerante soprattutto da un punto di vista mentale ed emotivo che non vedo l’ora di ripetere e di far sperimentare ad altri nella mia condizione” dichiara Emiliana Flamingo.

“Era tanto tempo che cercavamo di poter portare il Reiki, disciplina nella quale abbiamo investito anni di formazione e risorse, in un contesto di aiuto importante, come può essere quello oncologico. Senza mai sostituirsi alla pratica medica, il Reiki e noi che lo pratichiamo, vogliamo solo affiancarci alle cure tradizionali nella presa in carico “olistica” del malato, concentrandoci sulla persona e non sulla malattia, e nutrendo la salute e il positivo che ciascuno di noi ha”, afferma Annunziato Gentiluomo.

“Mi preme sottolineare- precisa Chiara Trompetto- che il Reiki è già utilizzato più diffusamente all’estero, ma non mancano progetti sperimentali anche in Italia, nel supporto ai malati oncologici. Nel complesso è risultato efficace “per migliorare il benessere, il relax, il sollievo dal dolore, la qualità del sonno e ridurre l’ansia”, citando il sito del National Center of Biotechnology Informations/PubMed – USA, aspetti che non vanno trascurati”.

Conclude Giuseppe Pelle:”Il “Progetto Reiki e Oncologia” è frutto di una sinergia tra realtà associativa finalizzata a un obiettivo comune condiviso. Ribadisco l’importanza di una maggiore coesione anche con altri soggetti che sposano la nostra “mission” in quanto è solo insieme che si può essere il cambiamento che vogliamo vedere nel modo, parafrasando la celeberrima massima il grande Gandhi”.

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Author: antonio.albanese

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