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Immancabile emozione ma pure tanta concentrazione per i giovani allievi della scuola di musica “Euterpe”, mercoledì scorso, nell’annuale saggio pianistico, svoltosi nelle sale dell’Hotel President di Siderno.
Gli studenti del M° Mary Sgrò si sono esibiti ad un elegante pianoforte nero, a coda, ripercorrendo brani classici e moderni della tradizione natalizia, ciascuno impegnato a seconda del livello di preparazione raggiunto.
Un percorso didattico di successo per tutti loro e, in particolare, per ben tre allieve che hanno appena conseguito l’importante traguardo dell’ingresso in Conservatorio: un significativo riconoscimento dell’eccellente qualità del lavoro svolto dall’“Euterpe”, insignita pure del patrocinio morale della Città di Siderno.
Nella serata all’Hotel Presidet, condotta da Maria Teresa D’Agostino, hanno dato prova delle abilità acquisite: Simona Morabito, Federica Zappia, Maria Grazie Napoli, Roberta Filippone, Valentina Romeo, Marika Galea, Giada Gattuso, Federica Ceraudo, Sara Romeo, Francesca Muià e Lucia Romeo. Una bellissima fantasia di Natale, con pianoforte, chitarra e flauto, per l’esecuzione di Federica Ceraudo, Lucia Romeo e Valentina Romeo, ha ulteriormente arricchito la kermesse musicale.
Ospiti speciali dell’evento i cantanti del coro “Euterpe” (Maria Grazie Napoli, Vittoria Iannì, Rossella Nigro, Sara Romeo, Federica Zappia, Francesca Congiusta, Ludovica Scopacasa, Marika Galea e Giorgia Spagnolo) che, accompagnati dal M° Felice Saccà, hanno proposto un suggestivo racconto in musica della natività.
Mary Sgrò, tra l’altro anche direttrice dello storico coro di Santa Maria di Portosalvo, prepara pure per le selezioni regionali dello “Zecchino d’Oro” e si attende, a breve, l’uscita del suo libro “La musica nella sacra liturgia”, edito da Pancallo.
All’arte, anche quest’anno, si è affiancata la solidarietà con la presenza dell’Albero del Sorriso, di Ivana Barranca, associazione che promuove campagne d’aiuto per i bambini del Terzo Mondo: in questo periodo, i proventi derivati dalla vendita di oggetti rigorosamente decorati a mano, sono destinati all’acquisto di beni di prima necessità e medicine, oltre che alla realizzazione di un dormitorio in un villaggio ugandese.
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