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A seguito delle criticità registrate l’anno scorso per la nomina di un medico pediatra che potesse sostituire i dottori Bombardieri (che aveva richiesto e ottenuto trasferimento) e Bettaccini (andata in pensione per raggiunti limiti di età) sembrava che la nomina, benché tardiva, della dottoressa Giordano avesse posto finalmente fine alla questione.
Circa ottocento bambini, a seguito di numerose difficoltà, avevano finalmente ritrovato un medico che potesse seguirli e assisterli in caso di necessità.
A meno di un anno di distanza, tuttavia, il contratto in scadenza della dottoressa Giordano la obbligherà a spostarsi a Roccella o Caulonia, facendo sì che a Siderno si ripresenti il problema di 365 giorni fa senza che l’ASP reggina provveda a mettere una toppa.
Questa condizione, che pare ignorare deliberatamente la saturazione assistenziale dei medici pediatri operanti sul nostro territorio, che impedirebbe loro di accogliere nuovi pazienti, desta ovviamente grande preoccupazione sui genitori dei bambini interessati che questa mattina si sono presentati presso il Comune di Siderno per denunciare il loro disagio.
Mamme provenienti da tutto il Comprensorio, da Mammola a Grotteria, hanno dichiarato “inaccettabile l’obbligo di trasferire ad altro pediatra i propri bambini per la seconda volta in un anno” e hanno sottolineato quale possa essere la portata del trauma psicologico vissuto dai giovanissimi pazienti che sono stati costretti a recarsi presso medici che hanno ovviamente avuto approcci differenti nei loro confronti.
Sono state raccontate all’Amministrazione Comunale storie di disagio quotidiano, spesso sfociate in difficoltà comunicative con medici esasperati dall’eccessivo numero di pazienti, che avevano ovvie difficoltà a gestire.
Il pediatra, figura di riferimento di questi bambini e dei loro genitori, oltre che tutelare la salute sicurezza dovrebbe anche garantirne la sicurezza, due elementi che l’ASP di Reggio Calabria ha sottratto ai nostri infanti. Per questa ragione, l’Amministrazione Comunale di Siderno ha deciso di unirsi alla protesta organizzata dai Comuni della Vallata del Torbido e del Consigliere Provinciale Vincenzo Lovero, che stanno perorando la causa di questi genitori dall’inizio e intendono nelle prossime ore scrivere alla dirigenza ASP per cercare di risolvere questa delicatissima situazione.
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