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È stata presentata colalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura, a sindaco di Siderno, di Pietro Fuda. L’ingegnere, che ha parlato nell’ambito della della presentazione delle liste e dei candidati ancora in corso in Piazza Portosalvo, si è voluto concentrare sui problemi della città che si augura di rappresentare a partire dall’inizio del prossimo mese, mettendo in evidenza le problematiche sorte a seguito dell’amministrazione prefettizia.
Fuda ha posto immediatamente l’accento sull’importanza del lavoro, base indispensabile per la riconquista di una legalità fondamentale per la rinascita del paese e ha sottolineato quanto abbia ritenuto inopportuna l’individuazione di una società per la riscossione dei tributi da parte dei commissari che, è stato affermato, «in una città in cui l’Enel sospende l’erogazione dell’energia elettrica per morosità nei pagamenti delle bollette, avrebbero piuttosto dovuto provvedere all’apertura di una mensa per i poveri».
A tale proposito, Fuda ha dichiarato di aver saputo che, in merito alla riscossione dei tributi, l’amministrazione commissariale non avrebbe fatto capo ai criteri CONSIP (una Società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che svolge attività di consulenza, assistenza e supporto nell’ambito degli acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche), non solo più vantaggiosi per il Comune, ma obbligatori per legge.
«È lecito domandarsi – ha proseguito il candidato a sindaco – se i commissari abbiano un mandato speciale per non rispettare la legge, considerato che un’amministrazione ordinaria sarebbe stata commissariata per un’iniziativa di questo genere, che avrebbe rischiato di far fare a Siderno la fine di Briatico, in cui la Commissione aveva combinato più guai dell’Amministrazione commissariata».
L’ingegnere ha poi proseguito parlando di una grave ingiustizia che la cittadinanza sidernese avrebbe subito. Nel 2003, ha raccontato Fuda, il commissario delegato all’emergenza rifiuti avrebbe cercato di ottenere un finanziamento di circa due milioni di euro per la costruzione di una strada che, costeggiando il Novito, portasse più rapidamente all’impianto di trattamento dei rifiuti. Questo denaro sarebbe stato ottenuto attraverso l’aggravio della tassa sui rifiuti pagata da ogni singolo cittadino dal 2003 a oggi ma, purtroppo, il risultato è stato solo quello di arricchire la VEOLIA.
Allo stesso modo, l’amministrazione uscente si è disinteressata di sollecitare il ripristino della viabilità danneggiata dal transito dei mezzi impegnati nella costruzione della nuova 106, non si è premurata di rendere più accessibile lo svincolo di suddetta strada e, ultima beffa in ordine di tempo, ha inviato 1.800 lettere di diffida per presunte costruzioni abusive, senza un minimo accertamento preventivo delle singole posizioni.
Dinanzi a quest’ultimo provvedimento, lo sdegno di Fuda, non certo dettato dalla volontà di difende l’abusivismo, quanto dalla constatazione di totale mancanza, da parte delle istituzioni, di sensibilità nel considerare le problematiche che esse stesse hanno lasciato in eredità alla cittadinanza, deriva dalla coscienza che, ancora una volta, questa gestione commissariale si è rivelata una sconfitta della democrazia.
«Per tutti questi motivi – ha dichiarato Fuda – abbiamo bisogno di una forte legittimazione da parte vostra per avere la carica necessaria nella difesa dei legittimi diritti dei sidernesi, e soprattutto per un’attenta vigilanza sulla gestione del dissesto».
A proposito di dissesto, Fuda ha dichiarato che anche la commissione preposta alla vigilanza di quest’ultimo, in verità, sarebbe stata un po’ “distratta”. Una disattenzione da parte di questo organo, infatti, avrebbe rischiato di far perdere al comune, sul quale già grava un debito di nove milioni euro, un credito di due.
La credibilità è per il candidato a sindaco un requisito che si conquista nell’esercizio delle proprie funzioni sul campo e si rivela indispensabile per richiedere alla cittadinanza la fiducia e la collaborazione necessarie a risollevare il paese in questo momento di grave difficoltà. La nuova amministrazione, secondo l’ingegnere, dovrà essere pronta a rimettersi in discussione costantemente e praticare la legalità senza limitarsi a predicarla, consapevole che “gli esami non finiscono mai”.
Nelle sue conclusioni, Fuda ha sottolineato come l’impegno di ognuna delle persone candidatesi per questa tornata elettorale sarà fondamentale alla realizzazione di un programma impegnativo ma realizzabile, volto a valorizzare il turismo, i servizi, la cultura, il patrimonio archeologico e le tradizioni locali. Fondamentale sarà anche la formazione di una classe dirigente pronta a lavorare con impegno nell’arco di tutti i cinque anni di incarico, di modo che le mortificazioni che ha dovuto subire Siderno vengano cancellate da fatti e speranze per l’oggi e per il domani.
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