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Riceviamo e Pubblichiamo:
da FATTORE COMUNE
“In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, i cui principi sono stabiliti dalla “Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia” approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989, mantiene alta l’attenzione sulle violazioni dei diritti dei minori e sull’infanzia negata.
Una piaga, questa, che non va assolutamente sottovaluta perché ad essere colpiti sono milioni di minori indifesi e il bilancio di questo fenomeno è davvero drammatico.
Ogni anno muoiono nel mondo 15 milioni di bambini per malattie che si potrebbero anche evitare.
Più di 250 milioni sono quelli, di età compresa tra i 5 e i 14 anni, costretti a lavorare. E i dati allarmanti di sfruttamento minorile non si registrano solo in Asia o in Africa dove i minori sono schiavi nelle fabbriche dei tappeti, nelle piantagioni, nelle miniere, nei laboratori tessili e di giocattoli ma anche nei paesi industrializzati, attraverso la manodopera infantile nelle imprese locali e nelle multinazionali.
E cosa dire dei bambini soldato?
Nei Paesi in guerra più di 400.000 minori, maschi e femmine, sono impegnati a combattere nelle guerriglie.
Sono, in genere, bambini poveri, separati dalle loro famiglie e, spesso, senza alternative di sopravvivenza. Molti sono i minori di 10 anni che, all’inizio, vengono usati come portantini, messaggeri o spie e che poi finiscono con l’imbracciare un’arma per combattere come gli adulti, anzi più audacemente degli adulti perché non conoscono i rischi che corrono, sono pronti ad assoggettarsi più facilmente alla disciplina militare, non pretendono paghe e sono facilmente sacrificabili.
Le stime sono drammatiche: milioni di minori uccisi in conflitti armati, feriti in modo grave, resi invalidi e psicologicamente provati a vita.
Un altro fenomeno di violazione dei diritti è quello dello sfruttamento sessuale dei minori che, ultimamente, ha assunto dimensioni mondiali. Una vera e propria industria del sesso infantile che riguarda tanto i Paesi poveri quanto i Paesi ricchi occidentali.
I bambini che lavorano, che combattono o che vengono sfruttati sessualmente NON hanno possibilità di studiare, di frequentare la scuola e di condurre una vita adeguata alla loro età e alle loro esigenze: a questi bambini vengono negati anche l’istruzione , la possibilità di acquisire i loro diritti , migliori condizioni di vita e un futuro.
A questo dramma, oggi, se ne aggiunge tristemente un altro: le ultime catastrofi umanitarie di migranti che hanno coinvolto bambini ed adolescenti.
Da gennaio più di 215.000 minorenni hanno lasciato le loro terre per sfuggire alla guerra, alle persecuzioni, alla fame, alle malattie, all’orrore per cercare d’insediarsi nei paesi dell’UE;
4056 minori stranieri non accompagnati, dall’inizio dell’anno, hanno attraversato su barconi fatiscenti il Mediterraneo per raggiungere le coste italiane; 700 sono i bambini morti attraversando il “Mare della speranza”, alla ricerca di migliori condizioni di vita, di un barlume di fiducia e civiltà, di una degna esistenza, ma inghiottiti dalle onde della miseria umana e risucchiati da un sistema contorto di potere e di intolleranza.
Il piccolo Aylan Kurdi, profugo siriano, morto a tre anni assieme alla madre e al fratellino di cinque, la cui foto ha commosso l’umana sensibilità, è il simbolo di tutte queste ingiustizie, degli orrori e dell’inferno che i bambini hanno vissuto e vivono in questa Terra.
Storie di donne, uomini e figli che sfidano la sorte pur di abbandonare una vita fatta di guerra, torture, povertà ed oppressione.
Bambini stipati nei barconi come bestie. Bambini che moriranno di fame, di sete, di malattia ed annegati. Bambini abusati e vilipesi. Bambini sfruttati e senza famiglia. Bambini “fantasma” nelle mani della criminalità organizzata. Bambini indifesi e senza più nemmeno il coraggio di dire “No”.
A questi bambini, figli di ognuno di noi, è stato negato tutto!!
Il mondo deve interrogarsi su questo e Fattore Comune lancia un grido d’allarme e di umano dolore.
FATTORE COMUNE, per questo motivo, è e sarà sempre d’accordo su ogni politica di accoglienza nei riguardi di minori non accompagnati.
FATTORE COMUNE, per questo motivo, si è pronunciato a favore degli interventi integrati rivolti ai minori stranieri non accompagnati, conscio che un’amministrazione comunale (e/o la politica??) non può far finta di non vedere e non sapere né, tantomeno, barricarsi dietro puntigli “burocratici” e logiche territoriali.
Non dimentichiamo che i minori stranieri, anche se entrati irregolarmente in Italia, sono titolari di tutti i diritti sanciti dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 20 Novembre1989, ratificata in Italia e resa esecutiva con legge n. 176/91.
La Convenzione stabilisce che in tutte le decisioni riguardanti i minori deve essere tenuto in conto come considerazione preminente il superiore interesse del minore (principio del “superiore interesse del minore”) e che i principi da essa sanciti devono essere applicati a tutti i minori senza discriminazioni (principio di “non discriminazione”).
FATTORE COMUNE, parteciperà alla petizione “ Indigniamoci” lanciata dall’Unicef nell’ambito della campagna “Bambini in pericolo” per richiamare l’attenzione sul dramma di questi esseri indifesi, derubati dell’innocenza, dell’infanzia, della spensieratezza, della libertà, degli affetti, ma anche per richiedere maggior fondi per i bambini rifugiati e per sensibilizzare all’accoglienza e all’aiuto civile, sociale e umanitario.
Nel mentre la stessa pace nel nostro pianeta sembra correre seri rischi, partire dalla parte debole e indifesa del genere umano ci sembra il modo migliore per far riflettere tutti sul destino e sul futuro della vita sulla Terra. Per questo motivo, Fattore Comune chiederà al Presidente del Consiglio Comunale di Siderno una discussione sulla situazione attuale“.
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